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Combinata Altenmarkt: Federica Brignone l’imbattibile!

E quale altro titolo potevamo fare se non Federica Brignone l’imbattibile in questa combinata di Altenmarkt! Una vittoria perentoria, costruita in un superG da cineteca e finalizzata tra i rapid gates.

Ma nche in slalom ci ha dato dentro come una furia, sopratutto nella prima parte dove è riuscita a dare un paio di decimi a Wendy Holdener che di porte strette se ne intende parecchio.

’Poi l’elvetica ha accorciato le distanze ma era troppo tardi. Il podio di Altenmarkt non finisci qui, perché sul terzo gradino ci è salita anche Marta Bassino, meno abile nelle curve strette ma quando scii comunque bene i risultati arrivano per forza.

E che non si dica “Ma non c’erano Shiffrin e Vlhova“. Le due star c’erano eccome ma non hanno saputo concludere un bel niente in superG.

Questa nuova formula livella un po’ i valori tra velociste e slalomiste ma di certo fa finire l’emozione della gara dopo le prime discese. Di fatto dopo le top ten scese in slalom, la gara era già finita.
Impossibile da dietro far meglio delle prime tre anche in virtù di uno slalom molto semplice,. Dove anche le specialiste dei rapid gates non avevano alcuna possibilità di creare differenze importanti. E Wendy Holdener lo ha dimostrato.

Dobbiamo però segnalare anche il quinto posto di Elena Curtoni che tra le velociste si è arresa solo a Ramona Siebenhofer, quarta.

Ora una riflessione: Federica Brignone non è un’ira di dio in slalom, ma crediamo che sia comunque la migliore attualmente in questa specialità. Siamo così certi che non debba farli tutti? La scelta è difficile, perché si dovrebbe sobbarcare trasferte faticose che posso anche tagliare le gambe. Però con una Fede che sa fare bene tutto, un pensiero ci viene spontaneo farlo.

Ora è seconda in classifica generale con 565 punti contro gli 826 di Mikaela Shiffrin. Certo, è quasi imprendibile l’americana, però non c’è una strada diversa se si vuole tentare di conquistare la Sfera di Cristallo.
Per la cronaca, Nadia Delago ha concluso il suo sforzo dopo lo slalom a +5″77, appena fuori dalle 20. È stata invece superata da Nicol: +5″38

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).