Caldaro, terra di vini, di mele, di campioni di tennis (Andreas Seppi) e, forse, di sci alpino. Ad esempio se Christoph Atz mantiene quello che aveva promesso nel 2008 nel secondo anno Ragazzi ne potremo vedere delle belle, anche se è ovviamente scontato ribadire che è impossibile individuare un futuro preciso in un ragazzino di 14 anni. Parliamo del 2008 perché l’inverno seguente (il 2008/09) al primo anno Allievi ,Christoph non ha potuto esprimere le sue potenzialità cper una infiammazione al ginocchio che l’ha colpito nella seconda parte della stagione e gli ha impedito addirittura di partecipare ai Campionati Italiani di Corno alle Scale.
Ma, insomma, nel 2008 il figlio minore (dopo Franziska, classe 1992, anche lei infortunata l’anno scorso: che anno maledetto!) del signor Karl Atz (47 anni, magazziniere in un ortomercato) e della signora Monika (impiegata) aveva messo insieme la bellezza di questi risultati: 1° in gigante, 2° in superG e 4° in slalomai Campionati Italiani di Pila; 1° in Combirace e 2° in gigante al Topolino; 1° in gigante e 2° in slalom al Pinocchio. Mica male, no? Certo che no. E ci si sarebbe aspettati subito il botto nell’anno «svantaggiato» della categoria superiore o no? Certo che sì! Ma è andata come abbiamo detto. E quest’anno, al primo anno di scuola a Malles dove è seguito da Andreas Dorfmann, Christoph cova giustamente propositi di rivincita che ha già messo bene in chiaro vincendo tutte le prime tre gare (due slalom e un gigante) del suo circuito circoscrizionale in Alto Adige. Nato il 24 gennaio 1995, Christoph ha messo gli sci a tre anni con papà e mamma in un campetto di neve sopra Caldaro.
Servono un po’ le tenaglie per strappare qualcosa alla sua riservatezza (o timidezza) complicata (come quasi sempre per gli altoatesini) dal rapporto tra la lingua madre e l’italiano. Ma ne esce a sufficienza per sapere alcune cose e capirne altre. Cresciuto nello Sci Club Caldaro, da lì non si è ancora mosso passando dalle cure di Roland Franceschini a quelle di Thomas Major e di Paolo Zeni. Il 2007/08 è stato fino ad oggi (l’abbiamo detto) l’inverno di un’autentica esplosione visto che fino ad allora non aveva ottenuto risultati degni di particolare nota. Ma lo sci è il suo sport («Gioco anche un po’ a tennis ma non c’è paragone») e la neve il suo elemento («Il mare non mi piace»). Iscritto alla scuola di Malles (l’abbiamo detto…) tenterà da lì come tanti altri altoatesini, la scalata al Grande Sci sognando di imitare «Manfred Mölgg, Aksel Lund Svindal e Max Blardone». Il sogno? «Vincere una gara in Coppa del Mondo, non importa dove». Intanto cominciamo a non saltare anche quest’anno i Campionati Italiani Allievi e a far vedere lì quanto vali. Auguri Christoph!
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