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Chi è Mattia Cason, il velocista dei Carabinieri che in Gardena ha vinto tre gare su tre!

Chi è Matteo Cason, il velocista dei Carabinieri che in Gardena ha vinto tre gare su tre!
Mattia Cason, 23 anni di Laion, un paesino di 2.700 abitanti sul tetto di Ortisei, eroe del Gardena Raffeisen Fis Challenge con tre vittorie in tre giorni, due discese e un superG. “Sì ma sono stato anche un po’ fortunato. La prima discesa l’ho vinta per un centesimo, la seconda per due e ancora per uno solo oggi in superG”.

Si dice che la fortuna è dei più forti…
In questo caso, forse…

Come mai non sei in squadra?
Ci sono stato nel 2019, dopo aver vinto il GP Junior nel 2018, anno in cui sono anche entrato nei Carabinieri. Ero con la B di Lorenzo Galli. Forte quella squadra, c’era Prast che aveva fatto il posto fisso, poi Schieder, Cazzaniga, Molteni…

Il podio del superG di oggi, al Gardena Raffeisen Fis Challenge, con Alliod secondo e Simoni terzo. 

E ne sei uscito per mancanza di risultati?
Ho fatto un po’ fatica in Coppa Europa quell’anno forse anche perché ero un po’ troppo giovane per il circuito continentale. Per di più di gare Fis ne avevano fatto ben poche.

Chi ti segue ora?
Il mio responsabile è Martin Karbon che allena la squadra maschile dei Carabinieri, ma capita di dovermi un po’ arrangiare da solo, a volte mi aggregano alla squadra B in qualche raduno e allenamento.

Mattia Cason ha come best result un undicesimo e dodicesimo posto conquistati in Coppa Europa

Ma in che anno sei venuto fuori? Nelle classifiche delle gare giovanili non compare tante volte il tuo nome…
Da Children ero piantato! Non mi qualificavo mai, ho fatto un solo Topolino e basta, diciamo che ero abbastanza scarso a quell’età. Ho cominciato a ingranare da Aspirante, soprattutto dal secondo anno Fis.

È lì che hai capito di essere un velocista?
Dalle stagioni successive quando hanno iniziato a portarmi a fare le prime gare di Coppa Europa

Ora l’obiettivo è rincorrere un posto in squadra?
Dedicandomi alla velocità è un grosso aiuto specie per gli allenamenti. Sai, in estate andare in Sud America è un’altra cosa. A giungo sono salito allo Stelvio fin quando è rimasto aperto, assieme all’Arma. Poi mi sono aggregato al Comitato perché come Carabinieri per andare all’estero, è necessario fare richiesta con un certo anticipo per andare all’estero. Così sono riuscito a salire a bordo del Comitato e andare in Norvegia. Poi Senales quando ha aperto a settembre. Quindi indubbiamente, l’obiettivo di tornare in quadra è prioritario. Ora la B è praticamente tutta nuova, perché tutti i miei ex sono saliti, ma non è un problema questo.

Mattia a 17 anni

Squadra che si raggiunge andando bene in Coppa Europa…
Per forza. Prossima destinazione Santa Caterina prossima settimana e poi St. Moritz

Dalle tue parti c’è un certo Werner Perathoner, promoter Head, i tuoi sci…
In realtà in giro vedo di più il Runghi, ma Pera è un grande! Sì, uso Head, azienda stupenda. Mi hanno sempre trattato coi guanti bianchi e anche quando sono uscito dalla squadra non mi hanno mollato, anzi!

Gli sci te li fai tu?
Eh sì, anche se non è facile. Devo ringraziare tantissimo Federico Paini. Eravamo assieme anche nei Carabinieri e quando siamo usciti fuori squadra lui mi ha insegnato tutto! L’anno scorso seguiva me e Federico Simoni. Ancora adesso quando ho bisogno di qualche consiglio lo chiamo sempre.

Un’ultima curiosità: Cason non è però un cognome altoatesino…
Infatti i miei sono veneti ma si sono trasferiti qui per lavoro. Quindi io sono nato a Bressanone e cresciuto sempre qui. Ho partecipato al classico corso dei bambini, mi piaceva e siccome mio papà, pur non essendo sciatore, è appassionato, mi ha iscritto subito nel Gardena. Da lì è iniziata questa bella avventura!hi è Matteo Cason Chi è Matteo Cason

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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