In una gremita piazza del Kuerc si è tenuta alle 18.30 di ieri una gran festa per il Signore della Stelvio, evento che è poi proseguito con la consegna dei pettorali in vista della discesa (H 11.30).
Il “signore della Stelvio” Dominik Paris, vincitore ieri della sua quarta discesa sulla pista bormina, prenderà il via domani mattina col numero 9. Lo svizzero Feuz scenderà col pettorale 13, gli austriaci Reichelt e Mayer, rispettivamente con il 14 e il 17, il norvegese Kilde con il 15.
Nove gli azzurri al via: Paris, Fill, Casse, Marsaglia, Buzzi, Schieder, Battilani e Cazzaniga. Ad animare la cerimonia nella centralissima piazza del Kuerc i deejay e le ragazze di Radio RTL 102.5.
Il programma di oggi incomincerà alle 10.45 con la spettacolare discesa dal tratto finale della pista Stelvio dell’ex ciclista Ivan Basso.
Il vincitore tra le altre cose di due Giri d’Italia nel 2006 e nel 2010 nato nel varesotto ma valtellinese d’adozione e di origini, salirà in sella ad una fat bike per promuovere un altro grande evento programmato per la primavera 2020.
Si tratta della tappa regina del Giro d’Italia del 28 maggio, con partenza da Pinzolo e arrivo ai Laghi di Cancano (Valdidentro), in Alta Valle.
Ma più in generale Ivan, testimonial della Valtellina, promuoverà il fortunato binomio tra sci e ciclismo sul quale sta puntando molto la provincia di Sondrio a livello di offerta turistica. E dietro a Basso sfileranno i giovani degli sci club della zona in una spettacolare parata. Alle 11.30 l’austriaco Max Franz, col pettorale numero uno, darà il via alla spettacolare discesa sulla Stelvio.
Subito dopo la gara, intorno alle 15.30, si terrà il Vitalini Contest. Circa 250 giovani e giovanissimi sciatori e sciatrici, di età compresa tra i 9 e i 12 anni, si misureranno in una gara di velocità sull’ultimo tratto della Stelvio. Vince chi riuscirà a raggiungere la massima velocità, misurata da un’apposita fotocellula, dopo 30 metri dal via della prova. “Lo scopo del Vitalini Contest – dice l’ex discesista della nazionale Pietro Vitalini, ideatore della gara – è quello di far capire a tutti che la velocità sugli sci non è pericolosa se praticata in sicurezza”.