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CdM Para: Vozza-Sabidussi trionfano in discesa sulla Compagnoni

La scorsa settimana ci siamo allenate con l’Head Coach del Nhoa Ski Team Alessandro Serra ( ex Allenatore della Nazionale Italiana Fisi  e della Federazione Finlandese e non ultimo Allenatore Fisi Alpi Centrali) che ci ha portato la sua esperienza sulle nevi di Temù dove ci siamo allenate e il lavoro, come si vede, è stato proficuo”. Queste le prime parole all’uisono di Martina Vozza e Ylenia Sabidussi, vincitrici della seconda discesa di Coppa del Mondo disputata nella mattinata a Santa caterina, sulla mitica pista Compagnoni. “Finalmente – ha aggiunto Martina – mi sono fidata un poʻ di più di me stessa nella seconda gara e si sono visti i risultati! Sono contenta di questa vittoria, consapevole di avere ancora margine e di poter migliorare molto”.

Giornata perfetta a Santa Caterina Valfurva, dove oggi si sono svolte le due gare di discesa libera della Ski Para Alpine, il circuito della Coppa del Mondo paralimpica che per la prima volta ha fatto tappa nella località valtellinese. Atleti di tredici nazioni si sono sfidati sulla Deborah Compagnoni, in ottime condizioni e con un manto nevoso compatto e invernale. I 40 atleti impegnati hanno affinato le linee dopo la prova di ieri, andando alla ricerca della prestazione e mostrando grandi abilità lungo un pendio che nel tempo ha ospitato più volte la Coppa del Mondo e la Coppa Europa di sci alpino.

Nella prima gara, categoria Vision Impaired, i due leader si sono confermati ai vertici della classifica. Al femminile successo della koreana Sara Choi, guidata da Eo Eunmi, che ha preceduto di 1”05 l’italiana Martina Vozza (guida Ylenia Sabidussi) e di 1”09 la slovacca Alexandra Rexova (guida Sophia Polak). In campo maschile vittoria sul filo dei centesimi per l’austriaco Johannes Aigner (guida Nico Haberl) che ha preceduto di soli 2/100 l’azzurro Giacomo Bertagnolli, guidato da Andrea Ravelli; terzo posto per il canadese Kalle Ericsson (guida Sierra Smith) staccato di 1”43.

Nella categoria Standing, gradino alto del podio per la canadese Michaela Gosselin e per lo svizzero Robin Cuche, che hanno rispettivamente preceduto l’olandese Claire Petit (+3”65) e il francese Arthur Bauchet (+59/100) e l’austriaco Markus Salcher (+70/100). Decimo il migliore degli italiani, Federico Pelizzari.

Nella categoria Sitting, vittoria al femminile per l’olandese Barbara Van Bergen, a precedere Saylor O’Brien, mentre nella gara maschile successo del canadese Kurt Oatway, con 1”44 sul norvegese Jesper Pedersen e 1”62 sull’olandese Jeroen Kampschreur. Quinto l’azzurro René De Silvestro.

Qualche minuto dopo, tutti di nuovo in pista sulla Deborah Compagnoni, per la seconda gara che è stata anticipata a oggi viste le nuove precipitazioni in arrivo. Nelle Vision Impaired, successo azzurro con Martina Vozza – guidata da Ylenia Sabidussi – che questa volta si è messa alle spalle di 1”67 la coreana Sara Choi (guida Eo Eunmi), con terza posizione per la slovacca Alexandra Rexova (guida Sophia Polak). Non è cambiato il podio della gara maschile, con l’austriaco Johannes Aigner che si è imposto con 29/100 su Giacomo Bertagnolli e 99/100 sul canadese Kalle Ericsson.

Nelle Standing è arrivato il bis della canadese Michaela Gosselin, prima davanti all’olandese Claire Petit, staccata di 1”72. Nuovo successo anche per l’elvetico Robin Cuche, che in gara-2 ha rifilato 1”16 all’austriaco Markus Salcher e 1”22 al canadese Alexis Guimond. Nono Federico Pelizzari.

Fuori l’olandese Barbara Van Bergen, la seconda discesa femminile della categoria Sitting è stata vinta dall’americana Saylor O’Brien. A imporsi nella gara maschile è stato l’americano Andrew Kurka, capace di precedere di 28/100 il canadese Kurt Oatway e di 97/100 l’olandese Jeroen Kampschreur. Quinta posizione per René De Silvestro.

Omar Galli, comitato organizzatore: «Una prima edizione positiva e un nuovo inizio per Santa Caterina Valfurva, che punta sull’inclusione. Con un lavoro sinergico, tra Technic Ski, impianti e pro loco, siamo riusciti a portare a termine l’intero programma, offrendo una pista in perfette condizioni. Nel giorno di prove fin dalle prime ore della mattina siamo dovuti intervenire con uomini e mezzi per ripulire il pendio, ma la macchina è rodata e tutto ha funzionato».

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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