L’Italia dello sci ritrova Denise Karbon, seconda nel gigante femminile di Maribor vinto dalla paladina di casa Tina Maze. La campionessa di Castelrotto, che quest’anno non era ancora riuscita a salire sul podio in Coppa del mondo, è tornata fra le migliori tre a distanza di quasi un anno dal successo di Ofterschwang del 26 gennaio 2008.
Addirittura in testa a metà gara, la Karbon ha subìto il ritorno della scatenata slovena ma ha conquistato un preziosissimo piazzamento con 39 centesimi di ritardo dalla vincitrice che le restituisce una notevole dose di ottimismo in vista dei Mondiali in Val d’Isère in quello che è il suo quattordicesimo podio in carriera nella sfera di cristallo. La Maze invece stacca il settimo sigillo, quasi due anni e mezzo dopo l’ultimo successo fra le porte larghe di Soelden. Completa il podio l’austriaca Kathrin Zettel a 92 centesimi.
Il bilancio di gironata della squadra azzurra è ampiamente positivo, con ben sette delle otto partenti a punti. Oltre alla Karbon, ha rischiato di salire sul podio anche Manuela Moelgg. L’altoatesina era terza alla fine della prima manche, ma non è riuscita a ripetersi concludendo con un quinto posto comunque positivo. Bravissima anche Karen Putzer, nona al traguardo e per la prima volta nelle dieci da quasi due anni a questa parte. Costante Nicole Gius al tredicesimo posto, mentre Camilla Alfieri ha recuperato cinque posizioni finendo al sedicesimo posto. Punti importanti anche per Irene Curtoni, ventiduesima, e Giulia Gianesini, ventiseiesima. Fuori nella prima manche Nadia Fanchini quando sembrava avviata ad una facile qualificazione.
La classifica generale vede sempre al comando Maria Riesch (dodicesima) con 629 punti che vede però avvicinarsi Tanja Poutiainen (quinta) a quota 584 e Lindsey Vonn (settima) a 566.
Ordine d’arrivo GS femminile Maribor (Slo):
1 (2). Tina Maze (Slo) in 1’23"40
2 (1). Denise Karbon (Ita) a 0"39
3 (4). Kathrin Hoelzl (Aut) a 0"92
4 (5). Tanja Poutiainen (Fin) a a 1"20
5 (3). Manuela Moelgg (Ita) a 1"22
6 (9). Lara Gut (Svi) a 1"47
7 (15). Lindsey Vonn (Usa) a 1"52
8 (6). Maria Pietilae-Holmner (Sve) a 1"82
9 (12). Karen Putzer (Ita) a 1"89
10 (14). Anja Paerson (Sve) a 1"95
11 (17). Kathrin Zettel (Aut) a 1"97
12 (18). Maria Riesch (Ger) a 2"11
13 (13). Nicole Gius (Ita) a 2"36
14 (11). Mateja Robnik (Slo) a 2"43
15 (16). Marusa Ferk (Slo) a 2"59
16 (21). Camilla Alfieri (Ita) a 2"67
17 (8). Ingrid Jacquemod (Fra) a 2"74
18 (23). Michaela Kirchgasser (Aut) a 2"82
19 (20). Jessica Vikerby-Lindell (Sve) a 3"36
20 (22). Taina Barioz (Fra) a 3"65
21 (10). Tessa Worley (Fra) a 3"71
22 (26). Irene Curtoni (Ita) a 3"83
23 (30). Andrea Fischbacher (Aut) a 4"13
24 (27). Megan McJames (Usa) a 4"62
25 (25). Aline Bonjour (Fra) a 4"89
26 (29). Giulia Gianesini (Ita) a 5"05
27 (28). Julia Mancuso (Usa) a 5"32
28 (19). Elisabeth Goergl (Aut) a 49"77
Ritirate nella 2a manche:
Viktoria Rebensburg (Ger)
Fraenzi Aufdenblatten (Svi)
Ritirata nella 1a manche:
Nadia Fanchini (Ita)
10.01.09 – Karbon: "Un podio che vale come una vittoria". Moelgg: "Siamo una grande squadra"
Il secondo posto di Maribor vale come successo per Denise Karbon, brava a rompere il ghiaccio in gigante dopo un inizio di stagione tribolato. "Sono troppo contenta – afferma la finanziera ventottenne di Castelrotto -, questo risultato mi dà serenità, fiducia e voglia di spingere ancora di più. Oggi era troppo importante fare un bel risultato, ho dato tutto fino all’ultimo muro, poi ho rallentato forse inconsciamente per non gettare al vento l’occasione, ma va bene ugualmente. Adesso mi sento più tranquilla, ho sempre creduta in me nonostante i risultati non arrivassero e adesso si tratta di consolidare la condizione". L’obiettivo ormai è puntato sul gigante iridato. "La coppa di specialità ormai è andata, preferisco concentrarmi su Val d’Isère. Ma ancora più importante è affrontare gara dopo gara con la giusta concentrazione, mi posso togliere ancora parecchie soddisfazioni da qui alla fine della stagione".
Manuela Moelgg è abbastanza soddisfatta anche se non è riuscita a confermare il podio. "Forse potevo fare qualcosa di più nella seconda manche, ma sono arrivata comunque con le migliori. Non ho pensato alla vittoria, sono sicura che prima o poi arriverà e non devo farne una malattia. Sono contenta invece per le mie compagne, sette classificate nelle prime ventisei è un ottimo risultato per l’Italia, segno che in gigante siamo veramente forti".
Karen Puzter prosegue sulla strada del pieno recupero. "Il nono posto è un bel risultato, devo avere pazienza e continuare a lavorare in questo modo. Manca oltre un mese ai Mondiali, voglio lottare sino in fondo per conquistare un posto nel quartetto".
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