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“Bri-Go-Ba”: il trio delle meraviglie

Federica Brignone: “Cantiamo l’inno a squarciagola. E’ stato davvero un finale incredibile perché non sapevo che Sofia e Marta fossero prima e seconda. Ho tagliato il traguardo, ho visto verde e ho esultato. Poi mi sono girata e ho visto tutti correre verso di me. E’ stata davvero un’esplosione di gioia incontenibile. A livello personale, sono molto contenta di terminare la stagione con il massimo del risultato. Ho lavorato moltissimo per mantenere la forma per tutta la stagione e per non crollare. Così è stato e sono davvero molto contenta di terminare nel migliore dei modi“.

Sofia Goggia: “Potrei dire “We made America great again”! Abbiamo monopolizzato il podio ed è stato molto bello poterlo coindividere con le mie compagne di squadra. Ho fatto una brutta prima manche, ma la verità è che mi sento un po’ sfasata dalla caduta nel superG. Mi fa male un po’ la testa quando scio, non sto benissimo. Ho fatto una seconda manche tutta col cuore. Ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e poi sono andata a riprenderlo. Ed è arrivato il tredicesimo podio. Sono davvero riconoscente per quello che ho. Spero che questo livello di consapevolezza sia il punto di partenza della prossima stagione. Difficile sarà riconfermarsi. Partirò certamente con altre pressioni e altre attenzioni, ma resterà la fame di risultati che ancora ho e l’essenza dello sport che amo. Quando tutto ciò non ci sarà più vorrà dire che sarà arrivato il momento di smettere”.

Marta Bassino:Oggi è stato vermanete molto emozionante. Quando sono arrivata e mi sono vista seconda, un po’ ci ho sperato, poi quando siamo arrivati alla discesa di Federica non avevamo più dubbi. Non potevo terminare la stagione meglio di così. Questi risultati mi danno tutta la fiducia nella squadra, in come sto sciando, per il prossimo anno. Già quest’anno ho dato segni di miglioramento sia in superG che in combinata e per l’anno prossimo mi ci voglio dedicare un po’ di più“.

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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