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Biathlon: le lacrime di Alexia

Non le era mai successo di salire sul podio in una gara individuale e quando questo risultato inseguito per tutta la vita si è concretizzato, le lacrime hanno iniziato a uscire all’impazzata! “Penso che arrivare al terzo posto sulla pista di casa sia la soddisfazione più grande che un’atleta possa raggiungere – spiega -. Sono partita con l’idea di qualificarmi per la mass star di sabato e quando ho sentito che dopo l’ultimo poligono ero in zona podio, mi sono resa conto che l’obiettivo era centrato e potevo addirittura aspirare a qualcosa di più grosso. Sono veramente emozionata, ho pianto anche lacrime di gioia al traguardo ma credo si tratti di una rezione positiva. Dopo tanti anni di sacrifici sono stata premiata, è un riconoscimento che voglio condividere con le mie compagne di squadra e lo staff tecnico che ci mettono sempre nelle condizioni di gareggiare al meglio. Il poligono è sempre stato il mio forte, oggi serviva più che mai sparare bene per essere competitive, adesso affronterò le prossime due gare con ben altro spirito, anche perchè in questi giorni le sensazioni non erano certamente molto buone, visto che avevo faticato a trovare il giusto ritmo al tiro“.

Dorothea Wierer invece guarda le cose positive: “Ho fatto quello che potevo in una giornata dove non mi sentivo al meglio fisicamente, ho avuto qualche problema allo stomaco. Correre in casa ti mette addosso sempre un pizzico di pressione, tuttavia dobbiamo guardare con fiducia alle prossime gare e prendere quello di buono che questa gara mi ha regalato, magari partendo dalla prestazione sugli sci“. Giornata difficile anche per Federica Sanfilippo: “C’era un vento instabile che rendeva veramente difficile il tiro – racconta Sanfilippo -, peccato perchè ci tenevo a fare bene in queste gare. Mi resta la staffetta, avrò ancora maggiore rabbia”. Delusa pue Lisa Vittozzi: “Sono partita subito male con due errori, non mi sono più ripresa e alla fine ho perduto fiducia“.

da fisi.org

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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