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Biathlon: Anterselva pazza per il quartetto azzurro

Chi non c’era non può capire! Diecimila tifosi ad applaudire e a sospingere al traguardo Dorothea Wierer, ultima frazionista del quartetto azzurro splendidamente terzo nella staffetta di Anterselva. Un tifo da stadio, ma ben più chiassoso ed entusiasta di qualsiasi curva e tutti uniti, italiani, francesi, tedeschi, russi… Per il primo posto non c’era più nulla da fare, troppo forte la tedesche che viaggiano su un altro pianeta, e così pure per il secondo posto, saldamente nelle manid elle francesi, ma per il terzo c’è stata una lotta all’ultimo sparo e all’ultimo colpo di sci con l’Ucraina che si stava facendo sotto. Una grandiosa Wierer ha risolto la questione con un finale spettacolare.

La cronaca è andata così:
Italia terza, quindi, grazie ad un ottimo lancio di Lisa Vittozzi, apparsa solida e precisa, dovendo usare solo due ricariche e quindi tenendo il gruppo delle migliori. In seconda frazione, Federica Sanfilippo è addirittura maiuscola: usa tre ricariche ma va come un fulmine nel fondo e consegna il cambio ad Alexia Runggaldier al terzo posto, dietro a Germania e Usa.
Germania e Fracia se ne vanno, ma nel gruppo delle inseguitrici rimane la Runggaldier, anche lei con tre ricariche.
Quindi parte Dorothea Wierer, seriamente inenzionata a recuperare posizioni. Wierer, riacciuffa la terza piazza già dopo il primo poligono, passato senza errori, poi continua la sua cavalcata senza cedere un passo, neppure quando deve utilizzare una ricarica, al secondo poligono. Anzi, i molti errori di Dahlmeier rendono ancora più appassionante il finale che vede comunque le tedesche tagliare il traguardo per prime con il tempo di 1h09’12″4, davanti alla Francia portata al traguardo da Marie Dorin a 24″2 e quindi L’Italia con Dodothea Wierer a 33″4, che riesce a tenere a bada un’Ucraina incalzante.
Una gara entusiasmante che infiamma il pubblico di Anterselva, ancora una volta per celebrare il biathlon azzurro.

Ordine d’arrivo staffetta femminile:
1. Germania 0+12 1h09’12″4
2. Francia 0+8 +24″2
3. Italia 0+9 +33″4
4. Ucraina 0+6 +37″5
5. Russia 0+5 +1’16″0
6. Bielorussia 0+7 +1’32″7
7. Svezia 0+10 +1’40″5
8. Finlandia 0+8 +1’45″9
9. Austria 0+5 +1’48″1
10. Svizzera 1+9 +2’23″6

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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