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Beijing Snowboard: per Michela Moioli la medaglia svanisce in semifinale

Beijing Snowboard: per Michela Moioli la medaglia svanisce in semifinale.
L’americana Lindsey Jacobellis, a 35 anni, vince la medaglia d’oro nello snowboardcross, dopo una lotta incredibile con la francese Chloe Trespeuch, mentre il bronzo finisce al collo della canadese Meryeta Odine.

Per Michela Moioli la medaglia svanisce in semifinale. È stato un attimo, una piccola esposizione all’aria su un salto nella zona centrale è stato sufficiente alla francese Trespeuch per superarla quando l’americana Jacobellis se ne stava andando via davanti a tutte. Le ha provate tutte per recuperare, ma la francese oggi aveva una tavola davvero molto veloce. E il percorso non presentava curve particolarmente insidiose dove poter sfruttare le proprie qualità tecniche.

È dura da accettare per Miki che è rimasta piegata sulla neve a lungo per il dispiacere. In quel momento entrano nel cervello un mare di cose, la responsabilità di essere scelta come alfiere alla cerimonia di apertura. I sacrifici fatti per arrivare all’unico vero appuntamento importante della stagione. E poi, sulla carta, era indubbiamente una delle favorite assieme alla britannica Charlotte Bankes, anche lei uscita addirittura nei quarti. Ma le gare sono così e non si finisce mai di crescere, fase in cui anche le più cocenti sconfitte permettono di diventare campioni. Moioli lo è già ma è sempre dura confermarsi.

La semifinale d’altra parte, non era stata tra le più facili con l’americana Lindsey Jacobellis, la francese Chloe Trespeuch e l’altra americana Stacy Gaskill. Sarebbe stato probabilmente più semplice finire nell’altro lotto di crosser, composta invece dalla canadese Meryeta Odine, la francese Julia Mabileau Pereira de Sousa,  la canadese Tess Critchlow e l’australiana Belle Brockhoff. Quest’ultime due incredibilmente abili a buttare fuori ai quarti una delle pretendenti alla medaglia d’oro la britannica Charlotte Bankes.

Con le motivazioni finite sotto la neve, nella small finale si sdraia irrimediabilmente, cadendo in malo modo. Sfrega il volto sulla neve ghiacciata procurandosi una echimosi. Ma per fortuna si alza sulle sue gambe e saluta per rassicurare che si cade ma ci si tira sempre in piedi!:

Al decimo posto si è piazzata la 23enne Caterina Carpano, uscita ai quarti. 22esima Francesca Gallina, 24esima Sofia Belingheri

LA CLASSIFICA
Beijing Snowboard: per Michela Moioli 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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