Beijing Slalom, Petra Vlhova nella storia, l’oro è tutto suo… e di Mauro Pini!
Epilogo incredibile nello slalom femminile: le prime dopo la manche di apertura crollano e Petra Vlhova si ritrova la medaglia d’oro al collo, con Katharina Liensberger d’argento e Wendy Holdener di bronzo.
Chi ha buttato via un clamoroso bis è sicuramente Sara Hector che stava andando come una spia prima di inforcare. Aveva incrementato il suo vantaggio ma nello slalom, si sa, queste cose capitano.
Petra Vlhova era chiamata a una delle più classiche manche della vita, nel tracciato disegnato dal suo allenatore Mauro Pini. E sinceramente più di così era davvero difficile fare. Ottava a metà gara dopo una prima molto nervosa, nella run finale ha trovato la scioltezza ideale per fare il tempo. Non una discesa mostruosa ma Pini ha disegnato in modo da sfavorire le altre. Un colpo di genio! Che ha permesso a Petra di regalare la prima medaglia olimpica di sci alpino, per di più d’oro, alla Slovacchia. Questo era l’obiettivo della stagione ed è stato raggiunto!
Michelle Gisin, sesta, è andata in crisi e Lena Dürr non ha avuto la freddezza olimpica per portare a casa un successo che sembrava quasi sicuro. Aveva su Vlhova 72 centesimi e si ritrova quarta a 7 centesimi dal bronzo. Anche Andreja Slokar ha forse sprecato un’occasione ma ha sciato bene meritando un buon quinto posto.
Alla fine i margini sono strettissimi: Liensberger paga solo 8 centesimi e Holdener 12, cone Dürr a +19 e Sloka a + 22
Federica Brignone ci ha provato e non si è per niente risparmiata. ha superato le varie trappole disseminate su un tracciato abbastanza ostico e aritmico, ma a dieci porte dal traguardo la lamina si è agganciata in maniera inaspettata alla neve e non ha avuto la possibilità di invertire gli spigoli.
Fino a quel punto è sempre stata in luce verde, quindi possiamo trarre buone indicazioni in termini di Combinata.
Non si erano qualificate nelle trenta Lara Della Mea e Anita Gulli e partendo dopo i premi non hanno fatto altro che ingigantire il gap dalle prime. 30esima la tarvisiana (+5″55) , 29esima la torinese (+4″80)
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