Beijing Slalom, i tre Azzurri: “Attaccheremo a tutta”
Per come è andato al prima manche ai nostri tre Azzurri l’unica è proprio attaccare alla morte. O la va o la spacca, perché un buon piazzamento non serve proprio a nulla. Sarà durissima per Vinatzer, difficile per Razzoli, non impossibile per Tommy. Ecco come la pensano i diretti interessati
Alex Vinatzer (17° a +1″47): “Più che rischiato ho avuto subito qualche problema con i materiali. Penavo a prendere il ritmo e mi ha preso subito lo sci due o tre volte nella prime curve. Poi sul piatto son riuscito a sciare come volevo mentre, dopo il secondo intermedio quando cambiava la neve, ho fatto un altro errore abbastanza grosso che mi dispiace aver commesso. Quest’anno in slalom abbiamo visto che nulla è impossibile, quindi andremo a tutta nella seconda manche”
Giuliano Razzoli (12° a +0,87): “La manche è buona perché non era facile farla pulita, col mio pettorale bisognava rischiare perché comunque un po’ di segno c’era e un po’ di rischio andava preso. In mezzo ho lasciato quei decimi di troppo, altrimenti sarei stato molto vicino alla zona medaglia.
La manche è buona, andrò all’attacco nella seconda e vediamo. È più facile recuperare in una pista come Wengen che in una così, però noi ci proveremo. Dovremo fare una manche impeccabile, anche gli altri avranno un po’ il segno della pista ma ci proveremo”
Tommaso Sala (8° a +0,45): “Era già un po’ di giorni che andavo forte, la pista era un po’ segnata però guardando altri atleti, come Braathen ad esempio, ho capito che non avrei potuto spingere ovunque. Bisognava sciare solidi e creare velocità dove si riusciva, perché lo sci sbatteva molto. Se avessi perso la punta mi avrebbe portato al rimbalzo e quindi all’errore”. Beijing Slalom i tre Azzurri
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