Gare

Beijing gigante: Le Azzurre al traguardo dopo la prima manche

Beijing gigante: Le Azzurre al traguardo dopo la prima manche
È una Marta Bassino ovviamente molto rattristata quella che si presenta al microfono di Benzoni (Rai). Col viso intriso di lacrime ha dovuto attendere qualche istante per riuscire a parlare: “Mi sono trovata subito in terra. Il dispiacere è tanto. Non riesco nemmeno a parlare. Era la mia gara, ma devo riuscire a metterla via e proseguire al meglio l’Olimpiade. Scusate“.

Ha fatto molta fatica Elena Curtoni e pur senza commettere errori gravi si è portata al traguardo un gap di 2″94. Al traguardo: “Un inizio un po’ burrascoso. Tante emozioni perché sono i primi Giochi per me. L’isolamento non mi ha facilitato le cose ma, cerco di vivermi questa occasione al meglio. Non è questa la mia gara dove puntare a una medaglia. Non ho mai ottenuto granché in stagione in gigante e non ci si può inventare nulla. Aspettiamo il superG!“.

Indubbiamente differente l’animo di Federica Brignone, terza dopo la prima manche: “Oggi ce l’ho messa tutta, cercando di agganciare tutte le curve senza strafare provando a dare il massimo. E sono orgogliosa di questa prima manche. In un evento del genere ti si possono bloccare le gambe, dandoti problemi a concentrarsi come è successo a me ad inizio stagione.

Sono arrivata qui da un buon periodo, da alcune gare in cui sono riuscita a fare le cose che volevo, per cui ho cercato di tenere questo mood.

Interpretando questa gara come se fosse una come le altre anche se non lo è, ed è quello che proverò a fare anche nella seconda manche. La gara non è per niente finita, di fatto inizia un’altra gara, ma un piccolo peso a livello di pressione, me lo sono tolta dalla testa.

Sarà importante sciare in maniera pulita, sempre in conduzione senza mai frenare e girare sotto al palo. Bisogna anche dosare la pressione altrimenti si frena. Il grip c’è ma bisogna riuscire ad adattarsi”.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

Add Comment

Click here to post a comment