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Beijing, domani con il Team Event, le ultime medaglie. Primo scontro con la Russia

Beijing, domani con il Team Event, le ultime medaglie. Primo scontro con la Russia
Le ultime possibilità di medaglia per l’Italia dello sci alpino sono nelle mani di Bassino, Brignone, Vinatzer e De Aliprandini. Questo è il quartetto che, con le riserve Nicol Delago e Tommaso Sala, sarà impegnato domani nel team Event. 15 le nazioni in gara, per cui l’Austria, in testa al ranking, passa di diritto ai quarti. A noi è toccata la Russia di , Anastasia Gornostaeva, Julia Pleshkova, Ekaterina Tkachenko, Aleksander Andrienko e Ivan Kuznetsov.

Negli altri accoppiamenti, due sembrano essere le sfide più elettrizzanti e dunque incerte. La prima quella tra Canada (Gray, Muelzynski, Remme, Philp e Read) e Slovenja (Bucik, Slokar, Robnik, Hrobat e Kranjec).

La seconda tra Svezia e Germania. Gli scandinavi avranno un Jakobsen che ferito per aver fallito in slalom avrà certamente il coltello tra i denti. Con lui Roenngren, Aronsson Elfmann e Loevblom. Si scontreranno con Aicher, Dürr, Weidle, Rauchfuss, Schmid e Strasser.

Sulla carta dovrebbero essere scontate le nazioni che passeranno ai quarti: Svizzera vs  Cina, Stati Uniti vs Slovacchia (senza Vlhova), Norvegia vs Polonia, Francia vs Repubblica Ceca.

Passando il turno l’italia si troverebbe a lottare per entrare in semifinale con la vincente tra Stati Uniti e Slovacchia.

Ritenendo più forte la rappresentativa americana, significa che ad attenderci al varco ci sarà una certa Mikaela Shiffrin. Non è certo questa la gara nella quale l’americana sognava di vincere una medaglia, tuttavia, se ha deciso di gareggiare, stiamone certi, cercherà di dare tutto quello che non è riuscita a esprimere nelle sue sfortunatissime gare precedenti, slalom, gigante e combinata. Con lei Paula Moltzan A J Hurt, Tommy Ford, River Radamus e Luke Winters. Davvero una formazione tosta.

Di tutt’altra faccia la sfida che dovrà affrontare ai quarti l’Austria: Slovenja o Canada. Comunque sia, se tutto per noi dovesse andare liscio, l’unica occasione di scontrarci con Huber, Liensberger, truppe, Brennsteiner, Matt e Strolz potrebbe capitare soltanto in finale.

L’appuntamento è per le 3 di notte, ricordando che il podio Mondiale di Cortina ha visto trionfare la Norvegia su Svezia e Germania, Mentre 4 anni fa a PyeongChang fu la Svizzera a conquistare l’oro davanti ad Austria e Norvegia. Noi passammo il primo turno battendo la Repubblica Ceca ma poi ci eliminò la Francia. Beijing domani con il 

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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