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Beijing Big Air, Leonardo Donaggio un 5° posto da favola

Beijing Big Air, Leonardo Donaggio un 5° posto da favola.
Alle Olimpiadi contano soltanto le medaglie, la cosa è ben nota, ma ci sono occasioni che esulano da questo principio. Perché quando nel Big Air Ski finisci al quinto posto nel tempio dei norvegesi, americani e svedesi significa che la tua vittoria personale l’hai conquistata eccome.

Leonardo Donaggio, 18 anni, veneto, atleta dell’Esercito, il più giovane atleta in gara nel team italiano in questi Giochi Olimpici, ha compiuto una vera e propria impresa che deve essere valorizzata e non finire nelle medaglie mancate.

Perché pensare di finire sul podio non era minimamente ipotizzabile e già la qualificazione per la finale riservata ai top 12 sembrava un miraggio. Anche se, a dire il vero, un pensierino si poteva anche azzardare con la terza piazza dopo la seconda run. L’ultimo non l’ha però chiuso, ma per conquistare la medaglia più abbordabile avrebbe dovuto almeno ripetere il suo primo salto. Possibile certo, ma compiere due imprese nella stessa gara è davvero difficile.

Leonardo torna a casa assieme alla squadra di freestyle di Valentino Mori  col petto gonfio di orgoglio e il cuore pieno di felicità.

Si pensi soltanto che davanti a lui, a meno di 6 punti, c’è il campione del mondo Oliwer Magnusson, lo svedese campione del mondo che finisce fuori dal podio. Questo per sottolineare il livello altissimo di chi invece è riuscito a segnare la storia olimpica del Big Air.

L’oro al norvegese Birk Ruud, icona del Big Air mondiale: con un 95,75 al primo salto e un 92 al secondo, ha sbaragliato il campo. Argento allo statunitense Colby Stevenson che aveva aperto con un errore.

Poi nel secondo e terzo tentativo ha piazzato dentro un 91,75 + 91,25 che gli ha garantito di finire nei premi. Con un 91,00, stesso punteggio con cui Leonardo ha aperto la finale, lo svedese Henrik Harlaut si è garantito il bronzo con quasi tre punti sul compagno di squadra che col titolo iridato in mano sperava andasse a finire meglio.

Il comparto freestyle Azzurro al maschile può sicuramente ritenersi felice e soddisfatto. Leo ha doppiato il quinto posto conquistato da Emiliano Lauzi nello snowboard slopestyle.Beijing Big Air Leonardo Donaggio

LA CLASSIFICA

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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