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Beijing biathlon, Lukas Hofer sfiora il bronzo nell’inseguimento

Beijing biathlon, Lukas Hofer sfiora il bronzo nell’inseguimento.
Si è fermato ai piedi del podio il sogno di medaglia di uno straordinario Lukas Hofer, nell’inseguimento maschile alle Olimpiadi di Pechino 2022.

Una gara bellissima quella del 32enne carabiniere pusterese, unico insieme al vincitore Quentin Fillon Maillet a trovare il percorso netto al poligono – 20 su 20 realizzati – risalendo dalla 14esima posizione fino a cullare il sogno di uno storico bronzo olimpico.

Si è deciso tutto in un finale thrilling dopo l’ultimo poligono in cui Hofer, il russo Eduard Latypov ed il norvegese Tarjei Boe si sono ritrovati in tre per due medaglie a 40 secondi, con l’altoatesino che sfortunatamente perde il contatto dagli altri due nella prima parte del giro in una gara condizionata dalle forti folate di vento.

Quarta medaglia in questi Giochi Olimpici per Fillon Maillet – eguagliando Ole Einar Bjoerndalen per numero di medaglie vinte in una singola edizione – vincitore col tempo di 39’07″5 senza errori, con 28″6 di vantaggio su Boe (3 errori), 35″3 su Latypov (3 errori).

Quello di Hofer è il miglior risultato di sempre per un biathleta azzurro in una gara a inseguimento olimpica, nonché il suo miglior risultato personale di sempre in un evento individuale in una rassegna a cinque cerchi.

Rimane la buona performance fatta durante la gara, perché trovare lo zero oggi non era facile. Oggi ho trovato anche una bella condizione fisica, la stessa della gara di ieri. Nella Coppa del mondo il quarto posto vuol dire una bella gara, qua vuol dire la medaglia di legno. Da una parte una grande delusione di aver sfiorato la medaglia, che sto cercando ormai da un po’.

Guardo avanti, prendo il meglio per ripartire verso le prossime gare. La pista cambiava poco oggi, visto che partivamo tutti insieme, rispetto a ieri che con un numero alto gli ultimi giri erano abbastanza lenti. neve dura, ma lo si sapeva. Son partito con un bellissimo ricordo di qualche anno fa a Oberhof dove, in condizioni simili, avevo beccato quattro zeri ed ero arrivato terzo.

Nella sprint sapevo a cosa andavo incontro con quella neve, infatti ho fatto una grande prestazione visto che sono stato il primo con il pettorale dal 50 in su. Oggi ho fatto tutto il possibile, sciando con tanta grinta dal primo all’ultimo giro e purtroppo è mancato quel poco che mi ha negato il podio.

Chi ha seguito la stagione sa che tra infortuni alla spalla, che sarà da risolvere a fine stagione, e problemi vari la salute era la cosa più importante. Ho saltato  Oberhof per riprendere condizione, ho riavuto dei problemi muscolari qui in Cina ma ora sono contento di ritrovare il Lukas che conosco.

Ora bisogna crederci fino all’ultima gara. La mass start si aprirà un nuovo libro da scrivere, in cui ci crederemo fino alla fine e fino all’ultimo metro” – le dichiarazioni di Hofer a fine gara.

In casa Italia spazio anche al 26esimo posto di Dominik Windisch (7 errori) e per il 33esimo posto di Thomas Bormolini, a ridosso dei primi dieci sino all’ultimo tiro in piedi dove, a causa del forte vento, ha commesso quattro errori scivolando indietro in classifica.

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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