Tripudio azzurro a Beaver Creek. Dopo il successo di Christof Innerhofer in discesa libera il giorno precedente, il 1° dicembre è stato il giorno di Matteo Marsaglia, per cui Beaver Creek ha significato il trionfo nel supergigante maschile valevole per la coppa del Mondo. Lo sciatore, romano di nascita ma sportivamente piemontese (classe 1985, si allena a Sansicario dall’età di 12 anni), ha chiuso la gara in 1’14”68, mettendosi alle spalle il forte norvegese Aksel Svindal (1’14”95) e il talento austriaco Hannes Reichelt (1’15”38). In Colorado Marsaglia conquista così la sua prima vittoria in Coppa: fino ad oggi come miglior piazzamento aveva due quarti posti, nella supercombinata di Sochi e nel supergigante di Schladming. Che, per volere del destino, sono le località dove si terranno i due prossimi importantissimi eventi dello sci alpino, Olimpiadi del 2014 e Mondiali del prossimo febbraio…
Un buon auspicio per Matteo, che commenta così la propria gara:"Che bello vedere Svindal dall’alto in basso su podio! È proprio una gran soddisfazione. Sapevo che avrei potuto fare la differenza nella prima parte ed in quella finale. Ma non è semplice riuscire a fare quello che si ha in mente. Questa volta ci sono riuscito, ho rischiato ed è andato tutto secondo i piani. Mi dispiace per Innerhofer e Fill che stavano facendo una grande gara anche loro".
Il 27enne alpino di Sansicario, nato a Roma ma trapiantato a 14 anni in Piemonte, è riuscito ad interpretare nella maniera migliore la pista concludendo con il tempo di 1’14"68 e precedendo Aksel Lund Svindal per 27 centesimi e l’austriaco Hannes Reichelt per 70. Le due vittorie nei supergiganti Fis di settimana scorsa a Copper Mountain erano stati i segnali di una maturità arrivata gradino dopo gradino, quando una serie di infortuni importanti alle ginocchia e alla schiena lo hanno definitivamente abbandonato. I due quarti posti della passata stagione in supercombinata a Sochi e nel supergigante di Schladming hanno segnato la svolta, il trionfo in Colorado è il premio alla sua costanza e tenacia.
Solo gli italiani sono stati in grado di competere con Marsaglia: Christof Innerhofer aveva un leggero vantaggio sul compagno di squadra quando ha commesso un errore ed è finito 17/o a 1"55. E anche Peter Fill si sarebbe potuto candidare ad un posto importante quando è uscito dal tracciato. Molto bene anche Werner Heel che ha concluso al quinto posto con un ritardo di 88 centesimi, confermando il piazzamento già ottenuto a Lake Louise. Buono anche il diciottesimo posto di Siegmar Klotz, qualche punto anche per Dominik Paris (ventinovesimo) e Luca De Aliprandini (trentesimo), mentre Max Blardone (quarantatreesimo) ha assaggiato il pendio in vista del gigante di domenica.
Brutto infortunio per l’austriaco Max Franz, che ha preso in pieno una porta a metà della pista ed è volato a terra battendo testa e spalla e predendo conoscena per qualche attimo. La gara è stata fermata per qualche minuto anche per la caduta del croato Natko Zrncic-Dim.
La classifica generale vede Aksel Lund Svindal allunga in vetta con 360 punti, Ted Ligety (ottimo quarto) rimane secondo con 220 punti, tre azzurri nella top-ten: Manfred Moelgg quinto con 130, Matteo Marsaglia sesto con 129 e Christof Innerhofer ottavo con 125.
Ordine d’arrivo SG maschile Beaver Creek (Usa):
1 MARSAGLIA Matteo 1985 ITA 1:14.68
2 SVINDAL Aksel Lund 1982 NOR 1:14.95
3 REICHELT Hannes 1980 AUT 1:15.38
4 LIGETY Ted 1984 USA 1:15.42
5 HEEL Werner 1982 ITA 1:15.56
6 JANSRUD Kjetil 1985 NOR 1:15.58
7 MAYER Matthias 1990 AUT 1:15.67
8 DE TESSIERES Gauthier 1981 FRA 1:15.79
9 MERMILLOD BLONDIN Thomas 1984 FRA 1:15.87
10 HUDEC Jan 1981 CAN 1:15.94
11 GUAY Erik 1981 CAN 1:15.95
12 SCHEIBER Florian 1987 AUT 1:15.96
13 CLAREY Johan 1981 FRA 1:16.02
14 STREITBERGER Georg 1981 AUT 1:16.04
15 FAYED Guillermo FRA 1:16.15
17 INNERHOFER Christof 1984 ITA 1:16.23
18 KLOTZ Siegmar 1987 ITA 1:16.25
29 PARIS DOMINIK 1989 ITA 1:16.78
30 DE ALIPRANDINI Luca 1990 ITA 1:16.81
43 BLARDONE Max 1979 ITA 1:17.62
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