Amarezza Vinatzer, è quarto nel giorno magico di Sebastian Foss-Solevaag che anticipa l’austriaco Adrian Pertl, quello che ti aspetti di meno e Henrik Kristoffersen.
La medaglia d’oro dello slalom mondiale finisce al collo di Sebastian Foss-Solevaag dunque, che realizza il miglior tempo della seconda manche. È stato il più freddo, cinico e soprattutto preciso su quel sale che sembrava non esserci nemmeno.
Medaglia d’argento per Adrian Pert che ha meritato il premio per essere riuscito a portare a casa due manche superlative, come forse nessuno si aspettava.
Henrik Kristoffersen è stato davvero grande. Ha recuperato ad alcuni errori con la maestria che lo contraddistingue. Non sta sciando come ci ha fatto vedere altre volte fare, ma in queste occasioni devi affidarti alla classe se ce l’hai. E questa medaglia di bronzo è il frutto del suo enorme talento.
Tanta amarezza per Alex, ma la sua seconda manche non è stata un granché. Bravo a provarci, ma non ha trovato il terreno adatto per mettere a frutto la sua sciata. Bravo comunque perché mentre tutti lo davano già per disperso è venuto fuori alla grande. Purtroppo qui volgono solo le medaglie.
Il bronzo è lontanissimo ben 76 centesimi da Kristoffersen e solo nono tempo di manche considerando i primi nove. Vinatzer non si è trovato a suo agio su un tracciato che girava un po’ di più ma in particolare non molto ritmico. Ma consideriamo che stiamo parlando di un ragazzo di 21 anni. Non va dimenticato ma ce ne ricorderemo sicuramente nell’immediato futuro.
Rimane il dubbio, per la verità un po’ fine a se stesso, cosa sarebbe accaduto con l’inversione dei 30. C’è un precedente, Mondiali 2001 di Schladming. Torna in mente anche la famosa lite tra Alberto Tomba e Gunther Huyara a Kranjska Gora nel 2006/07. Alberto chiese al giudice Fis di invertire i 15 per via di una neve sfaldata, ma ricevetto un bel due di picche. Per protesta la bomba emiliana non si presentò alla seconda. In verità oggi non ce n’era proprio bisogno perché la pista ha tenuto alla perfezione.
Tornando alla cronaca, Clement Noel sembrava potesse superarlo ma la discontinuità che lo insegue da tutto l’anno ha colpito ancora. Lo svedese Jakobsen lo ha imitato perché la sua sciata è tanto bella quanto a rischio
Marco Schwarz era atteso a una seconda super manche e così stava facendo con la sua sciata essenziale, pulita ed estremamente efficace. Ma l’errore in slalom è sempre dietro l’angolo e questa volta anche la susa estrema sicurezza è andata a farsi friggere. Out con la disperazione del suo allenatore che aveva pure tracciato la manche! Alexis Pinturault è rimasto dritto ma l’uscito in gigante deve avergli tolto un po’ di sicurezza perché non è riuscito a fare la differenza
Grande soddisfazione per il croato Istok Rodes che porta a casa il miglior risultato in carriera grazie a una seconda manche dove ha saputo sfruttare perfettamente il numero due di pettorale (31 quello di partenza). È rimasto in testa fino alla discesa di Daniel Yule, il migliore degli svizzeri che ambivano a qualcosa di più con gli assi che avevano nella manica. Matteo Joris, allenatore capo era stato anche un po’ criticato per aver scelto lui che non aveva combinato finora niente di che. Contro un Simonet che invece era andato a podio a Chamonix. Dunque, chi ha avuto ragione?
Manfred Moelgg non ha potuto che difendersi e con una manche normale ha concuso in 14esima piazza recuprando sei posizioniAmarezza Vinatzer è quarto Amarezza Vinatzer è quarto