In Alta Badia Rasmus Windingstad ha vinto lo slalom parallelo. Si è tornati sulla Gran Risa dopo il gigante di ieri vinto da Kristoffersen.
Alta Badia parallelo, come funziona
Quella dello slalom parallelo è una delle discipline più recenti e sicuramente tra le più spettacolari. Si scende sull’ultimo tratto della Gran Risa partendo da 1492 metri. I due atleti percorrono il tracciato con 18 porte, appunto parallelamente, poste a distanza di uno slalom con gli sci da gigante. Siccome è impossibile creare due tracciati della medesima velocità, i concorrenti effettuano due manche. Almeno nel primo turno. La partenza è da cancelletti in stile snowboard con gli atleti che si appendono a delle maniglie per darsi la spinta. Chi arriva al traguardo per primo passa, il secondo è fuori.
La cronaca
La prima novità di quest’anno sono state le qualifiche che hanno avuto luogo dopo il warm up mattutino. Alle 15 il roadster è stato composto con 32 partecipanti che hanno composto il tabellone dei sedicesimi di finale. I sedicesimi di finale hanno visto spegnersi le bandierine Tricolore in gara, con entrambi gli azzurri estromessi. Uscita clamorosa anche per Alexis Pinturault, che se vuole puntare a prendere il posto di Hirscher deve iniziare ad avere maggiore continuità di rendimento.
Dagli ottavi di finale la gara è diventata più veloce con una sola manche ed eliminazione diretta. Sbagliare diventa fatale. Ne sono stati vittima Trikhichev e Radamus, che hanno saltato una porta, così come Faivre che ha subito la pressione di Kristoffersen. La Norvegia ha confermato ha propria propensione al dominio portando ben quattro atleti ai quarti di finale.
I quarti di finale hanno visto lo scontro fratricida tra i norvegesi Braatehen e Windingstad, con il secondo partito meglio e capace di mantenere il vantaggio minimo, 7 centesimi, con il quale passa il turno. Nell’altro match di cartello tra Kristoffersen e Leitinger è stato proprio l’austriaco a superare il turno grazie a una partenza a razzo e una sciata precisa, a differenza del norvegese sempre a rincorrere la linea ideale. Passato anche Haugen, leader ieri nella prima manche e in grande forma, e Luitz, per un solo centesimo sulla sorpresa della serata Roenngren.
Nelle semifinali, allargate anche agli atleti dal quinto all’ottavo posto per avere una classifica complessiva dei primi otto, il primo ad accedere alla finale è stato il norvegese Windingstad che ha superato Leitinger. Continuano così le sorprese in questa disciplina dove la componente emotiva gioca un ruolo importante. La seconda semifinale ha parlato tedesco con Luitz che torna così protagonista prendendosi la rivincita dall’infortunio subito proprio sulla Gran Risa nel Gigante.
In finale il norvegese Rasmus Windingstad ha vendicato il connazionale battuto in semifinale superando Stefan Luitz. Benissimo sul salto, dove ha accumulato i centimetri di vantaggio necessari per il successo. A lui i 100 punti in palio. Al terzo posto l’austriaco Leitinger vincitore della finalina contro il norvegese Haugen.
Gli azzurri
Due gli azzurri che hanno preso parte alla finale. Purtroppo Hannes Zingerle ha pagato caro un errore nella prima manche, non riuscendo a risalire la china contro Rasmus Windingstad nella seconda discesa. Simon Maurberger, che aveva ottenuto un vantaggio di 13 centesimi su Dominik Raschner, è caduto nella seconda manche lasciando via libera all’austriaco.
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