Alle 10:00 lo slalom maschile a Levi, 5 gli Azzurri in gara. Sarà il norvegese Timon Haugan ad aprire il primo slalom stagionale sulla Black Levi, 24 ore dopo l’ennesimo capolavoro di Mikaela Shiffrin.
In campo maschile ci sarà sicuramente più battaglia perché diversi atleti possono candidarsi alla vittoria.
Tra tuti Manuel Feller il detentore della Coppa che ha pescato il numero 7, quale ultimo allo start del primo gruppo di merito. Sarà anticipato da Loic Meillard che aveva saltato l’opening di Sölden per aver accusato dolori alla schiena nella fase di riscaldamento.
E come accaduto sul ghiacciaio austriaco anche sulle nevi finlandesi vedremo all’opera sia Marcel Hirscher, pettorale 31 che Lucas Pinheiro Braathen col 33. Saranno gli stessi visti a Sölden al loro rientro?
Il primo Azzurro a partire sarà Tommaso Sala ma si dovrà attendere il pettorale 17, cui seguirà col 18 Alex Vinatzer. Vedremo se il 25enne gardenese confermerà il bello stato di forma mostrato tra le porte larghe sul Rettenbach.
Qui fu 11esimo nel 2019, l’ultima volta di Levi nel calendario maschile, quando si impose Henrik Kristoffersen su Clement Noel e Daniel Yule, in una gara dove i primi dieci classificati si ritrovarono racchiusi in meno di un secondo.
È probabile che anche oggi le differenze saranno minime. Molto dipenderà dallo stato del terreno, o meglio, dalle condizioni ambientali attualmente di poco sotto lo zero con cielo nuvoloso.
A difendere i colori azzurri ci saranno anche il 38enne Stefano Gross col 35, quattro volte a punti nella scorsa stagione e Tobias Kastlunger col 38 che si distinse a Gurgl nella prima gara di slalom 2023/24 con un ottimo 13esimo posto.
Il direttore tecnico Max Carca ha voluto dare fiducia anche a Tommaso Saccardi, il 23enne dei Carabinieri che debutto in Coppa sulla 3-Tre di Madonna di Campiglio tre anni fa per essere riconvocato a Chamonix e Schladming nel 2023.
Ora si trova nella squadra Coppa Europa sotto le cure tecniche di Cristian Deville, entrato quest’anno nel team tecnico guidato da Andrea Truddaiu con Max Blardone piò vicino ai gigantisti.
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