Nel 2009, ai Campionati Italiani Ragazzi, era salito sul podio del superG, terzo alle spalle di Samuele Gitto e Marco Furli. Ma, oltre a quello che è fino ad oggi il suo miglior risultato e al buon 13° posto in gigante, l’episodio che ricorda con orgoglio è il recupero nella prima manche dello slalom: era caduto, ma si era rialzato e aveva concluso la gara da sportivo. Dopo il terzo posto al Gran Premio Giovanissimi nel 2005 e quell’ottimo secondo anno Ragazzi, l’inverno scorso è stato più avaro con Alexander Prast nel primo anno Allievi. Anche lui come molti altri ha dovuto pagare dazio all’anno svantaggiato. Ma anche lui, come tutti, ci riprova. Alexander è nato il 7 luglio 1996 a San Donà di Piave e risiede a Terlano («Dove si coltivano le mele e ci sogno tante vigne») figlio di Georg, 51 anni, e di Margit Crazzolara (entrambi commercialisti) e fratello di Lisa , 16 anni, che ha scelto con successo un’altra nobile strada sportiva: «Anche mia sorella ha fatto gare di sci ma poi ha scelto l’atletica leggera – dice Alexander – è una specialista degli 80 metri ostacoli». Lui no, lui ha scelto con convinzione lo sci «perché mi piace la neve». Ricorda le prime volte («Con la mamma a San Cassiano, in Val Badia, avevo poco più di tre anni»), le prime gare tra Baby e Cuccioli con Roberto Grigis nel suo primo club, il Ladinia. Dal 2008, però, Alexander è passato allo Sci Club Gardena, dove adesso lo segue Karl Heinz Göller, «perché per noi di Terlano e della nostra zona è più comodo: il club mette a disposizione un pulmino che parte da Bolzano; ci vogliono circa tre quarti d’ora per arrivare in Gardena, tre pomeriggi alla settimana per gli allenamenti più le gare del week end». Alexander quest’anno è nel secondo anno Allievi. Per il momento, «mi piacciono tutte le specialità» e ha dimostrato di avere i mezzi tecnici per andare avanti. Per la scuola si è iscritto allo Ski College ITC della Val Gardena. In inverno resta in garage la Honda da 85 cc con cui in estate scatena la sua passione complementare per il motocross ma c’è ancora tempo nelle sue giornate per le lezioni di fisarmonica con il maestro Norbert Aster: «Sto imparando da quattro anni, suono temi folkloristici e popolari. Mi piace la musica». Quasi come la neve e lo sci? «No, meno dello sci».
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