La convocazione di Alex Vinatzer fra i 20 della spedizione azzurra di sci alpino ha fatto molto discutere, ma il diciannovenne gardenese è stato scelto non tanto per i risultati, che al massimo livello per ora non ci sono stati, quanto per le sue potenzialità tecniche e fisiche, a detta dei tecnici azzurri davvero eccezionali. Quella di Alex sarà un’Olimpiade per imparare, per capire che aria si respira all’ombra dei cinque cerchi, esperienze che potranno tornargli utili in futuro, quando ai Giochi ci andrà, speriamo, puntando alle medaglie. Intanto, per le gare che Alex dovrebbe fare in Corea, slalom e team event, la Nordica, suo sponsor tecnico, gli fornirà due paia di sci nuovi, presi fra quelli a disposizione di Felix Neureuther, purtroppo infortunato e assente quindi ai Giochi. Alex li proverà e, se si troverà bene, li userà in gara, magari già ai Mondiali Juniores di Davos, dove sarà impegnato (lì sì con obiettivo podio) prima di volare verso oriente. Ci auguriamo che Alex abbia le spalle abbastanza larghe per sopportare il peso di questa responsabilità e anche delle tante parole che circoleranno su questa storia, di cui è protagonista inconsapevole e impotente. La notizia ce l’ha fornita lo skiman Nordica Gianpietro Carli che segue Alex da quando il ragazzo altoatesino giocava ancora con soldatini e macchinine.
Alex Vinatzer con gli sci di Felix
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Marco Di Marco
Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).
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