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Ad Aspen è dominio totale di Kilde che stravince gara e coppa!

Tutto regolare questa volta nella discesa di Aspen dove si è registrato un dominio totale di Aleksander Aamodt Kilde che vince, anzi stra vince la gara e e ovviamente la Coppa di discesa.

Non ce n’è, su nove discese ne ha vinte sei, più un terzo, un quinto e un 16esimo posto. Oggi ha sfruttato come sempre la sua super spinta coprendo benissimo la prima parte tutta scorrevolezza, ma la sua opera d’arte l’ha esposta nelle curve finali, l’unico a superarle riuscendo a mantenere sempre elevata la velocità con quel suo “passo” felpato che non crea mai attrito.

La differenza con James Crawford si è subito evidenziata nei primi 26 secondi di gara superati dal canadese con 47/100 di ritardo. Considerando che in classifica è secondo a 61/100, la gara l’ha persa proprio lì. Migliore il suo tempo, invece nel secondo settore e grazie a quel recupero è riuscito a precedere in piazza d’onore Marco Odermatt terzo a 63/100. Tra lui e Vincent Kriechmayr ci sono 7 centesimi, pochi ma buoni per tenere già dal podio l’austriaco.

Al settimo posto, dietro a Johan Clarey, quinto e a Niels Hintermann, sesto, la premiata ditta Paris/Schieder, stesso tempo maturato con dinamiche di discesa molto diverse. Florian molto lento nella prima metà e tra i migliori nella seconda. Domme più equilibrato in ogni settore.

Altri brividi non ce ne sono stati. In verità uno stava per far saltare il banco, quando il norvegese Adrian Smiseth Sejersted stava per compiere il secondo miracolo. Il primo ieri, ma p stato spazzato via dal cattivo tempo che ha costretto la giuria a cancellare la gara, peraltro completamente falsata. Ma quando è arrivato a metà pista praticamente con o stesso tempo di Kilde allora è stato facile pensare a una vera e propria vendetta. Poi il 28enne scandinavo ha buttato via tutto schiacciandosi in uscita curva e perdendo irrimediabilmente la linea corretta. Una sua vittoria sarebbe stata davvero incredibile.

L’ItalJet aveva altre due armi, quella di Mattia Casse, tra i migliori in alto ma troppo “sporco” nel tratto tecnico, situazione che lo ha tolto dalla top ten: 16esimo a +1″13.

Poi Matteo Marsaglia che nel piattone proprio non aveva alcuna chance di fare il tempo: +1″75. Questa sarà la sua ultima discesa della carriera perché non ha raggiunto i punti necessari per qualificarsi alle finali. Niente da fare anche per Christof Innerhofer che non va oltre la ventesima posizione posizionandosi in 31esima piazza nel ranking di specialità.

Nella classifica di specialità Kriechmayr mantiene la seconda piazza con 68 punti di vantaggio su Marco Odermatt. Nessun altro potrà inserirsi sul podio conclusivo di Soldeu. Casse è sesto, Schieder ottavo, Paris 14esimo.

LA CLASSIFICA

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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