Nella prima manche dello slalom gigante di Kranjska Gora è una Petra Vlhova scatenata a comandare la classifica. Al termine di una prova da manuale, la slovacca ha 24/100 di vantaggio su Alice Robinson autrice invece, di una frenatona all’imbocco del muro.
Chissà quale sarebbe stato il suo tempo senza quell’inciampo. La sua prima parte è stato un mix tra potenza impressionante e precisione tecnica!Petra ha disegnato linee perfette, intelligenti e mai fuori tempo.
Sta volando la slovena Meta Hrovat che dinnanzi al suo pubblico trova le energie per fare la manche della vita e porsi al terzo posto anche se il distacco dalle due di testa è consistente: +77/100.
Per trovare la prima azzurra bisogna poi passare dall’elvetica Wendy Holdener, ottima quarta a +86/100. Ed ecco al quinto, Marta Bassino a +89 centesimi, 5 in meno di Federica Brignone, alla quale si è appiccicata Tina Robnik a 1 centesimo. A sua volta più veloce di un centesimo rispetto a Michelle Gisin.
Marta e Fede non hanno sciato come al solito, forse perché non sono riuscite a trovare il giusto feeling con la pista. Sono mancati i collegamenti e i tempi di curva giusti nei punti chiave del tracciato, specie nel primo tratto, in teoria meno complicato. Federica ha rimediato un gap di 89/100 a metà gara, poi è stata sulla stessa linea di Petra, pur tornando a perdere qualcosina nelle ultime 5 porte
Una pista tostissima, come si sapeva, che ha visto il ritorno di Tessa Worley, ma la francesina si trova distante dalle leader a + 1″48. D’altra parte qui bisognava avere due gambe granitiche per resistere a quel ghiaccio puro, per poter scappar via dalla curva prima possibile.
La gara non è certo finita e rimane molto aperta, anche perché abbiamo visto che sulla Podkoren, basta un niente e prendi decimi come se niente fosse.