Curiosiamo un po’ tra quelli che sono, saranno o potrebbero essere gli attrezzi ed i materiali che concorrono alla nostra prestazione. Chiaramente i «numeri 1» sono e rimangono gli sci, anche se negli ultimi anni anche gli scarponi hanno molto aumentato la loro importanza nell’economia del risultato finale. Iniziamo subito andando a sfatare quello che da sempre è stato considerato come un dogma, ovvero, gli sci da Coppa del Mondo, quelli che vengono usati dai campioni che vediamo ogni domenica in televisione, salvo rarissime eccezioni, non ci permettono di ottenere risultati migliori anzi, talvolta possono addirittura peggiorare la nostra prestazione. Ciò avviene perchè le velocità, e di conseguenza le forze che mettono in gioco i campioni sono nettamente diverse da quelle che possiamo esprimere noi. E questo vale anche se utilizziamo sci da donna, quindi con misure, sciancrature e durezze minori, perché dovete tener presente che tra una ragazza che corre in coppa del mondo ed un buon Master c’è comunque un abisso. Quindi, per quello che riguarda gli sci il consiglio è quello di cercare un paio di sci facili tra quelli che hanno durezze adattate ai ragazzi dei comitati, con lunghezze giuste per le nostre capacità. In altri termini, se il nostro valore è superiore ai 100 punti FISI, sarà inutile andare a cercare sci di 189/192, molto meglio utilizzare attrezzi di 184/187 seppur con sciancrature da uomo. Mentre per chi il problema delle sciancrature non lo ha, sarà ancora meglio utilizzare un paio di sci da donna, con raggio inferiore. Per le categorie più anziane, viceversa, sarà bene utilizzare addirittura un paio di sci da ragazzo nelle misure di 174/176. Tutto ciò vale chiaramente per il gigante, mentre per lo slalom le misure sono oramai fisse ed immutabili, ovvero 165 per i «giovani» e 155 per i «fuori quota» e le ragazze. Molto più importante dello sci da coppa è invece la preparazione dei nostri sci, se siete sicuri di essere capaci, fatela tranquillamente da soli, viceversa affidate i vostri bolidi alle mani di uno ski man specializzato che saprà trarne il meglio sia a livello di impronta della soletta che di angoli delle lamine. Stesso discorso per la sciolinatura, meglio spendere qualche euro con la certezza che gli sci siano veloci che andare al risparmio e buttare la gara.
Questa operazione che deve necessariamente essere eseguita da un professionista, consiste nel modellare lo scarpone adattandolo alla forma dei nostri piedi. Per fare ciò si utilizzano piccole frese per togliere materiale dove ci sono punti di pressione sul piede, oppure, dove ciò non basta, potenti pistole ad aria calda che scaldando lo scafo permettono di allargarlo nei punti dove lo scafo stesso comprime troppo il piede. Altro punto importante del boot fitting può essere la realizzazione di una soletta termoformata o addirittura di un vero e proprio plantare anatomico da inserire al posto di quello originale. Ultimo grido sono invece le solette ammortizzanti da inserire tra scafo e scarpetta, queste si possono montare da soli ed hanno un costo popolare, quindi, perché non provarle…Ame è sembrato che funzionino. Certo, è questione di sensazioni, però……
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