1a SL Palisades Tahoe: da Noel (1°) a Sala (10°) in mezzo secondo!
Neve, nebbia, vento forte e un tracciato più lineare possibile generano nella prima manche una classifica molto corta. Comanda il francese Clement Noel che nella seconda parte di gara riesce a disegnare linee tese e a spingere al massimo.
Lo segue Daniel Yule che quando pensi sia un po’ in difficoltà (anonimo ai Mondiali), ti stampa una prova maiuscola: sette centesimi dietro al francese. Anche lui, si è avvantaggiato sugli avversari nelle ultime 15 porte, dove non era facile mantenere ritmo e linea stretta. Gli è attaccato il tedesco Linus Strasser, incredibilmente davanti a tutti nel primo tratto dove era riuscito a fare la differenza con quasi mezzo secondo.
Poi il suo bell’andare si è un po’ placato fino a chiudere 4 centesimi dopo Yule, 11 dopo Noel. Quarto posto provvisorio per il greco AJ Ginnis, il personaggio del momento. Scia senza pressioni sapendo che tutto quello che arriva è oro, ma se perde non accade un bel niente. Davanti a Noel nel primo settore, paga un paio di decimi nel finale, accumulando 19 centesimi di ritardo. L’ellenico non è però da solo, perché con lo stesso tempo c’è il norvegese Timon Haugan, bravissimo nei primi due settori
Gli altri big sono tutti lì separati da pochissimi centesimi: Kristoffersen +0,24, Feller +0,47, Zenhaeusern +0,49, Pinturault +0,50 e Tommaso Sala, 11esimo a +0,52. Con Steen Olsen a +0,65 e Foss-Solevaag a +0,68 si chiude il gruppetto che sembrerebbe più deputato alla lotta per il podio.
Quindi inizia un secondo plotone capeggiato da Stefano Gross, 16esimo a +1″09, seguito da Alex Vinatzer, 17esimo a +1″10 frutto di una discesa non così efficace. Sicuramente molto diversa dalla sua seconda manche mondiale. Gli fanno compagnia altri pezzi grossi, come Gstrein, Ryding, Schwarz e Braathen che è 20esimo a +1″20.
Non una bella manche per Simon Maurberger che realizza uno dei peggiori tempi: +2″84. Niente qualifica anche per Tobias Kastlunger, ma c’è da dire che nella seconda parte la pista si era rovinata parecchio e fare il tempo non era per niente facile. Difficile ma non impossibile. Si poteva fare come ha dimostrato il britannico Billy Major, pettorale 41. perché è stato molto bravo nei primi due settori. È uscito invece Filippo Della Vite nel secondo settore
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