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1a Gigante Courchevel, il solito genio di Odermatt, De Aliprandini insegue… il 3° posto

1a Gigante Courchevel, il solito genio di Odermatt, De Aliprandini insegue… il 3° posto.
Su una neve ormai al limite, zeppa di sale e con pochissimo grip, Marco Odermatt comanda la prima manche del gigante conclusivo di Courchevel, nonostante un errore commesso nella prima parte. Ma oggi partire con l’1 è stato fondamentale. Nessuno, tuttavia, ha superato il traguardo senza pecche, perché era molto difficile evitare di scivolare.

Il fenomeno elvetico che ha già vinto la coppa di specialità da tempo, ha 2 decimi di vantaggio su Lucas Braathen che senza sbavature ha perso mezzo secondo nelle ultime 10 porte dove era necessario accarezzare il terreno. Molti , invece, hanno cercato di aggredire, sollevando neve a ogni curva. 5 sono i decimi da recuperare per Justin Murisier, 55/100 per Loic Meillard che invece ha il miglior parziale in quell’ultimo tratto di pista. E finire quarto col pettorale 14 è stato un mezzo miracolo.

Luca De Aliprandini (16°) che è ancora in corsa per salire sul terzo gradino del podio della specialità, sbaglia nel punto “peggiore” del tracciato. Perde l’esterno in prossimità di un pianetto per un arretramento eccessivo. Luca patisce queste condizioni di neve anche se ha fatto di tutto per contenere la sua aggressività. 1″54 è davvero tanto da recuperare, ma uno dei suoi diretti rivali, Manuel Feller, fa peggio e conclude a +2″12. Comunque per raggiungere l’obiettivo ci vuole una vera e propria impresa, perché come lui, anche Braathen, Pinturault e Murisier possono ambire al terzo gradino del podio del gigante.

Esce invece Henrik Kristoffersen che sbaglia nel tratto a lui più congeniale, una serie di angoli che affronta in maniera troppo diretta. Tra gli atleti squalificati, oltre al norvegese e a Raphael Haaser, c’è purtroppo anche Giovanni Borsotti che esce nelle primissime porte.

A chiudere la manche, il neo campione del mondo junior Alexander Steen Olsen che compie una manche da oscar! Ottavo tempo e la prova che la Coppa del Mondo avrà l’anno prossimo un altro fenomeno norvegese nell’elite del gigante. In attesa di vederlo tra i grandi anche in slalom. Il primo a fargli i complimenti al traguardo un certo Kilde (peggior tempo) che quasi si inchina!

LA CLASSIFICA

 

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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