Giornata da ricordare, perché esattamente 10 anni fa Giuliano Razzoli conquistava l’oro alle Olimpiadi di Vancouver. Un’impresa compiuta a Whistler Creekside in una stagione che non dimenticherà facilmente.
Il venticinquenne reggiano non poteva credere all’impresa realizzata, ma la sicurezza con cui conquistò l’oro lasciò tutti stupefatti tranne lui. “Avevo scritto un biglietto prima di partire per il Canada in cui avevo scritto che mi sarei classificato al primo posto e così è stato – raccontava il nuovo campione olimpico -. Ho disputato una gara eccezionale con una grande prima manche, mentre nella seconda ho sciato con sicurezza, avevo persino un po’ di margine.
Avrò bisogno di qualche giorno per capire cosa ho combinato, ringrazio tutti per avere creduto in me. Dai tecnici alla federazione ai tanti tifosi che sono venuti fino a Whistler per sostenermi.
Non avrei mai pensato di vincere in questa maniera, in definitiva sono solo un paio di stagigoni che frequento il circuito di Coppa del mondo con stabilità.
Ci siamo presentati a questa gara con la certezza di avere fatto tutto quello che dovevamo e il campo l’ha dimostrato. Sono riuscito a battere gente fortissima, sono orgoglioso di essere stato il primo sciatore italiano a succedere ad Alberto Tomba sul trono della slalom“.
A distanza di dieci anni Giuliano Razzoli è ancora in pista a combattere. Ne ha dovute passare un bel po’ ma il fatto che sia ancora in pista e con un pettorale tutto sommato invidiabile, è da applausi. Certo, la gente ha sempre in mente quel magico 27 febbraio 2010. E vorrebbe vedere il campione reggiano sempre sul podio. Ma chi conosce in maniera approfondita lo sci sa bene che non tutte le carriere possono essere al top per tanti anni.
Intanto, godiamoci questo giorno. Ancora grazie Razzo!