di Luca Jurman
Sono le 8.00 del mattino di Sabato 6 Gennaio quando decido di partire per la prima tappa, Pila, Valle d’Aosta. Sono emozionato, e mentre carico in macchina tutto ciò che mi serve anche per stare fuori due giorni continuo a pensare a cosa mi verrà in mente di musicale uno volta arrivato a destinazione.
Durante il viaggio cerco di rilassarmi e di fare mente locale a tutta la musica che ho ascoltato in oltre 50 anni di carriera, e così penso a quanti generi musicali ho affrontato e studiato, a quanti dischi ho ascoltato e quanta musica ascolto tutt’oggi.
Il noto vocal coach “sdraiato” sul team del Tour delle Alpi, guidato da Gianni Romé, noto bootfitter del suo negozio TuttoSci di Mortara (PV)
Però mi rendo conto che devo fare appello al passato. Eh sì, perché le tappe si svolgono in località che bene o male hanno già la loro storia. In un paio d’ore raggiungo Aosta dall’hinterland milanese ma decido di non lasciare la macchina nel comodo parcheggio della città dove potrei prendere la telecabina che mi porterebbe direttamente in cima sulle piste.
Voglio godermi la vecchia strada panoramica per arrivare in cima dove partono gli impianti, anche perché l’hotel in cui poi soggiornerò si trova a Charvensod, proprio su quella strada. La prima sosta è lì per lasciare i bagagli e prendere già possesso della camera. Entro e sgrano gli occhi: reception piccolina ma incantevole e calda, molto accogliente e ben arredata.
A darmi il benvenuto c’è Christian Rollet, persona squisita. Mi dà le chiavi di una camera carinissima, tanto accogliente pulita e profumata. Me la godrò in serata, ora su, verso gli impianti. Seconda tappa, la biglietteria. Ad attendermi ci sono Alessandra e Daniela che mi consegnano lo skipass, anche loro gentilissime e simpatiche!
Luca con Gianni e Davide “Willy” Vuillermoz della società impianti Pila
Il villaggio del Tour delle Alpi è proprio di fronte agli impianti dove si trovano alcuni stand di Head e di altri brand di accessori, tutto gestito da Gianni Romè, titolare del negozio Tuttosci di Mortara. C’è già una certa attività e l’atmosfera divertente e scherzosa mi induce a organizzare la prima foto con l’intero staff di ragazzi! Gianni al centro, tutti gli altri attorno ed io che mi butto sul gruppo. Più che da «rock star» direi in stile «tonno delle nevi»!
La giornata è fredda ma bella! Sento «scrocchiare» le neve sotto gli scarponi. Significa che è quella giusta! Sto fremendo per provare i nuovi Head e-race Pro, ma prima ci vuole un bel caffè bollente! Di fronte al Villaggio del tour c’è un bar ristorante che è un punto di ritrovo classico a Pila, La Trattoria dei Maestri, così entro e mi servono un caffè bello denso come piace a me, quello giusto per caricarmi!
Con Gianni ci dirigiamo verso la seggiovia Chamolè per raggiungere i 2,300 metri. Durante la risalita Gianni mi chiede conto sull’inizio di giornata, io farfuglio qualcosa perché mi rendo conto che sto già pensando alla musica. Guardando il paesaggio realizzo che sono in un luogo che sa di passato e presente. Conoscete il Rock Progressivo?
Arrivati in cima Gianni ed io ci guardiamo e senza dirci una parola cominciamo a scendere, ognuno col proprio ritmo. Mentre preparo la prima curva mi entra nell’orecchio una intro di chitarre sommate tra acustiche ed elettriche davvero strane, come un preludio di un viaggio nel passato. Durante la discesa mi entra in testa una canzone che ascoltavo da bambino per via di un amico che era già da giovanissimo patito di quel genere.
Dopo qualche ora e un buon numero di curve penso a che musica intitolare Pila. Mi trovo con una persona che stimo e adoro, diventato da qualche anno un amico, uno di quelli che appena puoi vai a trovare. È Davide «Willy» Vuillermoz, Presidente della Pila S.p.a.
Decidiamo di fare qualche discesa insieme e ci fermiamo a fare un’altra pausa in un Ristorante bar sulle piste, per berci un bel «Calimero», giusto per scaldarci, una bomba calorica, caffè panna e Vov! Da stortarsi subito! ahahah! Naturalmente si scherza, mai alzare il gomito in pista, mi raccomando!
Comunque, finisce la giornata di Sabato e torno in Hotel, pensieroso ma felice. Doccia calda e subito giù in ristorante.
Luca Jurman con Alessandra e Daniela, dell’ufficio skipass di Pila
Ragazzi appena scendo vado nella zona dei tavoli un gioiellino. Non ci posso credere, tutti gentili, ma che ve lo dico a fare? Tra Valdostana e altre specialità rimango davvero sorpreso: si mangia benissimo! Vado a letto e intanto ancora penso al brano. Ce l’ho quasi, ci dormo su. Domenica mattina ripasso dal villaggio e dopo i saluti di rito… «scusate ragazzi, ho un impegno urgente con gli sci, con le piste e con la musica, ci vediamo dopo».
Così risalgo sulla Seggiovia Chamolè, e risento di nuovo l’intro di chitarre a 12 corde e normali e me lo ricanto in testa. Arrivo in cima e… guardando il panorama pazzesco, questa conca chiusa in uno spazio temporale assurdo e la pista che poi mi porterà fino al Villaggio del Tour, infilo gli scarponi negli attacchi, «Clack» «Clack», respiro e parto!
Con le prime curve la canzone inizia a girarmi nella testa, anche se il testo è indubbiamente strano. Non so dire perché, ma sì, mi rendo conto che Pila è davvero Rock Progressive, Pila è «Genesis»!
La canzone di quella discesa e del comprensorio per me è «The Musical Box»!
Finita la giornata, saluto tutti e riparto per Milano, ma ho trovato il genere Musicale, la Band e il brano che rappresenta Pila, missione compiuta!
Se la ascolterete, forse vi sembrerà strana. Il testo non si addice più di tanto perché la storia è davvero folle, ma vi assicuro che se scierete per Pila con in testa questa canzone… mi darete ragione! Provatelo!
Un ringraziamento speciale a tutto lo staff di «Tour delle Alpi», a quello dell’Hotel e ristorante Montemilius, a Willy, e ad ogni membro del comprensorio di Pila.
Per Luca Jurman Pila è Genesis con lo storico “Musical Box”
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