Allora usciamo dalla classe e andiamo sulla neve: Giulia Gianesini, perché sei al NHOA Ski Team?
Si era chiuso un ciclo nel progetto precedente dove allenavo, e non ho proseguito perché sentivo il bisogno di vivere un’esperienza differente. Quel giorno ho avuto l’intuizione di chiamare Tiziana et voilà, eccomi al NHOA Ski Team. Il motivo di base è molto semplice: l’allenatore generalmente è individualista, ha il proprio sistema, difficilmente lo condivide e non vuole intromissioni. Si lega tantissimo con l’atleta fin quasi a sentirlo come un figlio. Io la penso in modo differente, e lo dico per esperienza personale.
Fin tanto che ero children ho avuto sempre gli stessi allenatori, poi entrata in squadra lo cambiavo ogni anno. Credo quindi che atleta e allenatore non debbano dipendere l’uno dall’altro, bisogna combattere la cosiddetta “dipendenza assoluta dall’allenatore”. Questo è ciò che accade nel NHOA Ski Team: ognuno di noi ha il proprio gruppo ma in base alle necessità degli atleti si possono intercambiare allenatori o team, per diversificare il lavoro in pista.
Il valore aggiunto è che il messaggio tecnico che arriva è identico, perché tra gli allenatori c’è una totale condivisione, ma ancora più efficace se proveniente da una voce meno familiare (ma con la stessa divisa). Il confronto e la condivisione per noi allenatori sono altrettanto utili: oltre ad acquisire nuove nozioni, il tuo bagaglio tecnico si alleggerisce di alcune convinzioni che il confronto demolisce.
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