Perché la giacca “EP” dello staff della Val Di Fassa Ski World Cup è speciale! Azzurre e grigie, ma soprattutto tutte realizzate con materiale riciclato. Così sono le duecento giacche indossate da comitato organizzatore, staff e volontari dei due superG di Coppa del Mondo femminile, in programma il 24 e il 25 febbraio in Val di Fassa.
Una scelta, per la valle ladina, a favore della sostenibilità che bene unisce lo sport e l’ambiente dolomitico in cui si svolgono le competizioni di sci femminili. «Siamo lieti – spiega Alberto Olivetto, Ceo di Energiapura, produttrice dei capi – che queste giacche, che rappresentano il bestseller della nostra collezione, siano indossate in occasione delle gare di Coppa del Mondo della Val di Fassa. Si tratta di un’occasione che valorizza il percorso di questi anni di Energiapura verso l’azzeramento degli sprechi e delle emissioni di carbonio, per proteggere il futuro dello sport e dell’ambiente, in particolare quello delle nostre montagne».
Le giacche sono confezionate grazie al riutilizzo di bottiglie di plastica, recuperate e lavorate fino a diventare tessuto certificato GRS (Global Recycling Standard, il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di indumenti e prodotti tessili realizzati con materiali da riciclo, ndr).
Il 60% del materiale arriva dalla Francia, mentre il 40% dall’Italia, dove ci sono sicuramente margini di miglioramento, sia nella raccolta differenziata, sia nelle fasi finale di lavorazione per le aziende che riutilizzano la plastica e altri materiali.
«Si parte da una fibra che è ancora vergine, perché dal pet si ricava ancora pet
e poi polimero per fare bave, filati e tessuti. Dopodiché le si ritorcono le bave, fatti i filati, le rifiniture. Quindi, ci sono i passaggi in tintoria, i finissaggi con varie membrane e idrorepellenze per poi arrivare al tessuto finale».
Per realizzare ogni giacca servono cinquantaquattro bottiglie di plastica e va considerato che i capi vantano etichette, cerniere, imbottiture, fatte con materiale riciclato, secondo un iter virtuoso che azzera gli scarti e attiva un ciclo di sostenibilità.
«Da anni siamo a fianco di sciatori e atleti di tutto il mondo. Essere in Val di Fassa, accanto a quanti lavorano per questo importante appuntamento sportivo, aggiunge significato alla nostra mission che vede nella ricerca, a favore della protezione della salute del pianeta, un aspetto fondamentale».
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