Attrezzatura

Mondo Head: scarponi, passo e chiudo!

Nella progettazione dello scarpone il sistema di chiusura e il suo posizionamento sono fondamentali perché sono in grado di influire sulle prestazioni finali.

Spesso non ci si pensa ma il sistema di chiusura dello scarpone ha un ruolo determinante sia per quanto riguarda il controllo dello sci sia per quanto riguarda il comfort.

Quindi come si potrà ben immaginare per ottimizzare queste due funzioni sono necessari approfonditi studi a livello di progettazione, sia per quanto riguarda la tipologia di chiusura da utilizzare sia per quanto riguarda il loro posizionamento sullo scafo.

Accompagnati da Cristian Corrà approfondiamo questi particolari grazie a Stefano Noal R&D Manager SkiBoots Head.

Leve e chiusure sono elementi che spesso lo sciatore considera poco nell’acquisto dello scarpone ma  sono particolari importantissimi nella fase progettuale. Ce ne puoi parlare?

Per quanto riguarda i sistemi di chiusura si parla di leve che possono essere tradizionali a ponte o di altra tipologia come le nostre Spineflex. Questi meccanismi sono una componente fondamentale nello scarpone perché, appunto, chiudono lo scarpone, quindi trattengono lo sciatore e trasmettono energia dallo sciatore allo scarpone e da qui allo sci.

Quindi  in fase progettuale il sistema scafo e il sistema di chiusura viaggiano parallelamente.

Il posizionamento delle leve è estremamente delicato, perché, a seconda della posizione in cui si applicano, cambiano il comportamento dinamico, la chiusura e quindi il comfort, l’impermeabilità e tutta una serie di fattori. È così dal momento che la progettazione e il posizionamento di queste leve è veramente una cosa a cui prestiamo particolare attenzione.

C’è una differenza tra un sistema di chiusura con una leva con un ponte classico e un sistema come lo Spineflex che ci ricorda un po’ una lisca di pesce?

Si c’è differenza, con un sistema classico a ponte il punto di chiusura arretra con l’avanzare della leva. Questo significa che più chiudiamo più schiacciamo. Con la chiusura Spineflex il punto di applicazione della forza è sempre lo stesso.

In pratica si muove solo la leva di chiusura, il punto rimane sempre quello, in pratica si schiaccia di meno e si avvolge di più. Il comportamento è completamente diverso e garantisce prestazioni molto buone tant’è che lo utilizziamo nei nostri scarponi di gara da più di 10 anni.

Nel mondo degli scarponi ci sarà la ricerca di nuovi sistemi di chiusura abbinati con nuove tipologie di scafo?

Certo che sì, attualmente stiamo lavorando anche su alternative, come ad esempio delle chiusure a cavetto, ma di questo ne parleremo nella prossima puntata, perché c’è molto da dire. Ci stiamo lavorando, a breve usciremo con alcune soluzioni  meravigliose!

About the author

Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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