Attrezzatura

Mondo Head, il reparto Ricerca & Sviluppo degli Scarponi

Mondo Head, il reparto Ricerca & Sviluppo degli Scarponi. Eccoci di nuovo nel centro Head di Altivole dove,  Alessia Percudani e Alberto Cenedesi ci accompagnano nei  reparti dove si progetta e sviluppa lo scarpone. 

Lo scarpone è forse l’elemento più importate di tutta l’attrezzatura da sci. Il suo compito è quello da fungere da collegamento tra lo sciatore e lo sci stesso, consentendo, in base al livello tecnico, di trasmettere i comandi allo sci. Naturalmente oltre alla valenza tecnica deve offrire un comfort elevato per poter godere pienamente delle gioie che lo sci è in grado di regalare.

Da dove si parte per sviluppare uno scarpone?

Come prima cosa – dice Alberto Cenedesi –  bisogna definire con precisione il segmento e il modello che si vuole sviluppare in base a numerosi incontri con tecnici, responsabili delle varie filiali nazionali, che in base sia all’evoluzione della tecnica sciistica e del mercato danno i feedback che consentono appunto progettisti e ingegneri di definire le caratteristiche sia tecniche sia estetiche del modello e della gamma che si vuole creare.

Una volta stabilita la linea da seguire il passo successivo molto importante è la definizione della forma interna che è un po’ il cuore dello scarpone.

Nel reparto designer si cominciano a buttare giù i primi schizzi,  i primi disegni. Una volta  valutate una serie di proposte poi si decide la direzione e si costruisce un modello 3D, che in pratica è una scultura dello scarpone in cui si riescono a vedere quelli che sono i vari dettagli.

Una volta che si è ottenuta l’approvazione definitiva del modello 3D,  si passa alla fase di progettazione vera e propria che riguarda sia la progettazione dei degli scafi sia dei gambetti che sono le parti più importanti del scarpone stesso.

Da come si intuisce creare uno scarpone è un processo molto complesso.

Si perché lo scarpone è sicuramente un prodotto complesso con molte parti e tecnologie. Dalla scarpetta che è una calzatura vera e propria, ai differenti materiali plastici che, in base al loro posizionamento, devono avere delle caratteristiche meccaniche differenti, poi ci sono le parti meccaniche e le varie regolazioni.

Il tutto deve essere poi pensato anche in base alle condizioni d’utilizzo, che spesso sono estreme e varie   sia a livello di umidità sia di temperatura. Da non trascurare poi le sollecitazioni sia per quanto riguarda l’intensità sia la frequenza. Non per ultimo un aspetto da non trascurare è quello legato al comfort che deve essere sempre adeguato al variare delle condizioni climatiche.

Quante persone lavorano a un progetto?

Abbiamo circa 20 persone che lavorano complessivamente su tutte le fasi di ricerca e sviluppo nei vari reparti: design, scarpette, progettazione generale e dei vari meccanismi

Come tempistiche, prima che un prodotto venga lanciato sul mercato un prodotto quanto passa?

Diciamo che qui possiamo parlare di un paio d’anni,  dalla prima idea fino al momento in cui il consumatore Trova il prodotto in negozio e più o meno anno dall’idea alla  messa a punto del prodotto con alla produzione delle prime pre serie.

Anche perché nella fase di sviluppo si contempla  la fase di prova sia sul campo, dove tecnici e atleti provano i prototipi e danno dei feedback per migliorare il prodotto. Ma anche i vari test di laboratorio dove lo scarpone e i vari meccanismi che lo compongono vengono sottoposti a numerose prove. Sono utili per testarne, ad esempio, la resistenza a numerose sollecitazioni meccaniche in ambienti con temperature estreme.

Nel reparto di collaudi  le prime stampate in 3D sono controllate.

Si assembla lo scarpone  e si decide la posizione delle leve, delle varie chiusure e  si controllano gli spessori. Attraverso questi controlli si mette a punto la scarpa che poi andrà in produzione.

In passato per questa fase di sviluppo si utilizzavano diverse tecnologie che ora sono state sostituite dalla stampa in 3D che praticamente in tempo reale ci consente di assemblare un prototipo molto vicino a quello che sarà il prodotto finale, testando la calzata e dare avvio in modo molto più rapido ai test sulla neve  e alla produzione di serie.

Altro elemento fondamentale è la scarpetta che spesso sottovalutata è invece molto complicata da sviluppare e realizzare dal momento che è il componente che deve conciliare il comfort con la giusta sensibilità.

Ma sia lo sviluppo della scarpetta sia tutto il discorso legato alle «plastiche» li vedremo meglio sui prossimi numeri.

per saperne di più: vsita il canale Youtube www.youtube.com/@headski

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About the author

Geremia Vannetti

Capo redattore di Sciare, lavora per la testata dal 1986. Maestro di sci di fondo, è nato a Varese dove tuttora risiede. È responsabile di tutto il comparto attrezzatura e moda e gestisce la Guida Tecnica all’Acquisto oltre a organizzare tutte le prove materiali. Per la testata Sciare si occupa anche dell’Agonismo Giovanile

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