Ogni anno si attende l’opening di Sölden, non solo assistere al via della stagione, ma anche per scoprire cosa diavolo si è inventata per l’ennesima volta Colmar nel tradizionale video di lancio.
Il centenario marchio di Monza, come si sa, veste la squadra francese e quella slovena e spesso e volentieri gli atleti diventano attori per un giorno. Ben si ricorda quello del 2018 dove Pierino Gros diventa un direttore d’orchestra. L’anno successivo i primi fiocchi di neve invitano allo sci i bambini seduti in classe mentre Ghedina, Pinturault, Muffat-Jeandet, Eberarther e tanti altri abbandonano ciò che stanno facendo per attendere il via. O It’s a matter of”… del 2022 quando Noel, Worley e compagni entrano nell’azienda di via Olimpia e ne combinano di tutti i colori. Più celebrativo quello della stagione creato per festeggiare i 100 anni di Colmar. E quest’anno?
Si descrive così: Risparmiare secondi, centesimi di secondo, come accade in una gara di sci, richiede molto tempo, fatica e allenamento. Ma quando arriva una vittoria, questa si imprime in una memoria celebrata nei secoli, impressa su foto e video che rimarranno nella storia.
O scolpita, come nel marmo delle statue di epoca classica.
La nuova campagna Colmar che racconta le nuovissime tute che Francia e Slovenia indosseranno in questa stagione di gare celebra il campione: sul piedistallo, come è giusto che sia e dentro a un museo di storia o, meglio, in un vero e proprio tempio dello sport. Accompagnato dalla melodia senza tempo del Claire de Lune di Debussy: un omaggio alla sua passione per il circo, in questo caso… bianco.
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