PREMESSA: “La linea RS”
Il mito si rinnova! Contraddistinti da tutto il contenuto tecnico dei modelli da competizione, gli scarponi RS sono dedicati a sciatori esperti che cercano potenza e precisione. Essi sono caratterizzati dalla tecnologia brevettata Dual Core: questo rivoluzionario procedimento costruttivo prevede l’iniezione dello stesso materiale con durezze differenti nello stesso stampo, attraverso tre punti di iniezione sullo scafo e due sul gambetto. Il risultato è una struttura sandwich, realizzato in materiali rigidi, che fissa all’interno i materiali più morbidi. Questa tecnologia consente di modulare in maniera estremamente precisa sia la progressività del flex che il sostegno posteriore e l’elasticità. Inoltre, la trasmissione laterale diventa straordinariamente efficiente, per una sciata ancora più performante. Questo scarpone garantisce alte performance per aumentare ulteriormente il fit, la precisione e la reattività.
IL NOSTRO TEST
PROVA A SECCO
Siete di quella generazione per la quale uno scarpone Lange è sinonimo di grandi prestazioni da pagare a caro prezzo soffrendo il mal di piedi? Ecco, girate pagina, dovreste in realtà averlo fatto da un po’ di anni ormai, perché è da tempo che la musica è cambiata e da Montebelluna escono solo scarponi che fanno del comfort il loro punto di forza, senza naturalmente dimenticarsi che in pista, poi bisogna sciare, e bene. La nuova scarpetta non fa che rendere questo modello, presentato la scorsa stagione, ancora più un’appendice del piede. Fin dalla calzata appare chiaro che i race «cattivi» sono altri, lui è invece dolce e gentile, «veramente piacevole da tenere ai piedi per l’avvolgimento uniforme in ogni punto» come ha scritto Alain Pini. Quanto al bloccaggio, Andrea Caruso nota che «è ottimo pur senza opprimere e anzi lasciando le dita libere di muoversi». Apprezzate anche le leve, efficaci e comode da manovrare, un po’ meno la camminata, un po’ forzata.
PROVA SULLA NEVE
Paco Veluscek non ha dubbi nel consigliarlo «a chi ama sciare tutto il giorno senza avere ai piedi una scarpa troppo impegnativa, ma in ogni caso facile e precisa in conduzione». Si capisce subito che in pista il comfort si è confermato ottimale, anche dopo ore e ore di sci non stop e che le prestazioni non ne risentono, anzi. A patto che non si esageri con le pretese e la velocità… «Non è una scarpa race pura, lo si sente soprattutto nella seconda parte di curva, dove manca un po’ di tenuta posteriore se si arriva molto veloci» scrive Caruso, che esalta invece l’inizio curva: «Quando si dà pressione sul gambetto il piegamento viene bello graduale e aiuta a condurre con precisione, la fase di cambio poi risulta molto rapida, sia in archi ampi che brevi». Per chiudere, Pini sottolinea come questa RS 130 «sia molto sensibile e ideale per sciatori non troppo pesanti e potenti».
VALUTAZIONE IN SINTESI (Valutazioni da 0 a 10 a secco, sulla neve e per entrambe le situazioni)
IL FRATELLO MINORE: RS 100 WIDE
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