La Francia vince la classifica per nazioni della discesa e a St. Moritz gli atleti si presentano al cancellato di partenza per la prima volta con la tuta in grafene prodotta dall’azienda italiana: una novità assoluta che ha già attirato le attenzioni degli avversari al parterre. Un risultato ottenuto dopo un anno di lavoro a stretto contatto con gli atleti che hanno costantemente testato il prodotto in allenamento dopo che era già stato sperimentato sia in laboratorio che in Galleria del vento. un deciso passo avanti nella tecnologia dei tessuti visto che Colmar è la prima azienda a sperimentare il grafene su un prodotto tessile insieme a Directa Plus, azienda in grado di fornire questo materiale nella conformazione ideale per ciascuno dei molteplici campi applicativi in cui opera. A Ispo 2016 sono stati presentati un modello di giacca a vento (sia da uomo che da donna), due modelli di intimo tecnico, una polo e, appunto una tuta da gara che finalmente adesso scende in campo come anteprima della prossima stagione.
La caratteristica più sorprendente di questi capi è la loro capacità di agire da filtro tra il corpo e l’ambiente esterno, assicurando sempre la temperatura ideale a chi li indossa.
Un tessuto intelligente che permette un comfort taylor made. Grazie a Graphene Plus G+, il calore prodotto dal corpo umano viene disperso in presenza di climi caldi e conservato e distribuito uniformemente in climi freddi. Non solo, i tessuti trattati con Grafene G+ sono anche elettrostatici, batteriostatici, oltre che in grado di ridurre l’attrito di aria e acqua, per performance sportive al top. Uno smart textile con un grande potenziale perché permette ancora una volta a Colmar di fare da spartiacque nel mondo dell’articolo sportivo, ritracciandone il percorso e riformulandone la direzione.
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