La metatarsalgia
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La metatarsalgia

Corsa e salti possono portare alla metatarsalgia, patologia dovuta alla perdita di elasticità delle teste metatarsali. Fondamentale indossare calzature adeguate per prevenire. I metatarsi sono strutture anatomiche fondamentali nella biomeccanica del piede. Durante il passo, la corsa, i salti, la spinta propulsiva viene impressa dalle teste dei metatarsi, in particolare la prima e la quinta.

COS’È LA METATARSALGIA

Per metatarsalgia s’intende una patologia che interessa l’avampiede e specificatamente i metatarsi. Sul piano trasversale le teste metatarsali formano un arco capace di adattarsi alle asperità del terreno e in grado di assorbire l’impatto con il suolo. Se questo avviene senza particolari problemi durante il passo, nella corsa il peso da sostenere aumenta, in quanto non è più solo quello del corpo ma anche quello legato ai rapidi spostamenti. Con il tempo questo arco si deforma, perde di elasticità. La conseguenza di questa situazione, accentuata inoltre anche da calzature non idonee, è l’instaurarsi di uno stato infiammatorio a carico della capsula articolare metatarso – falangea o un’anomala e continua compressione dei nervi interdigitali. Il nervo si irrita, aumenta di dimensioni, con sintomatologia dolorosa costante sia a riposo che durante la corsa.

I dolori sono caratterizzati da sintomi trafittivi, in particolare a livello del terzo spazio tra terzo e quarto metatarso. Il dolore è tale da costringere il soggetto a togliersi la scarpa e a massaggiare il piede. Si verifica successivamente un’alterazione della sensibilità tattile.

DIAGNOSI

La diagnosi clinica, si avvale di accertamenti strumentali come l’ecografia o, in caso di difficoltà o dubbio diagnostico, della Risonanza Magnetica.

TERAPIA

Completato l’iter diagnostico, la terapia porterà inizialmente all’uso dei scarpe con tomaia non esageratamente aderente nel punto interessato dal neuroma, all’uso di plantari ortopedici di supporto medio plantare e scarico metatarsale. Si abbinano inoltre, terapie fisiche mediante uso di ultrasuoni, laserterapia e tecarterapia. Utile in certi casi ricorrere alla terapia infiltrativa con cortisone. Tuttavia la procedura chirurgica verrà presa in considerazione obbligatoriamente nei casi resistenti a tutte le terapie. Si eseguirà un approccio chirurgico dorsale e volare nelle spazio interdigitale. Individuato il neuroma, si procederà alla sua asportazione.

RECUPERO

La ripresa alla deambulazione avverrà immediatamente dopo l’intervento, grazie all’uso di scarpa-tutore tipo talus. Bisogna prestare attenzione alle possibili recidive.

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