Camminare, alleato di longevità
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Camminare, alleato di longevità

Camminare in montagna è un alleato di longevità poiché, in primis, fa bene al cuore. Molto meglio di gocce e pillole. I braccialetti ci insegnano che bisognerebbe camminare almeno 10 mila passi al giorno. Farlo su un percorso in salita, magari a ritmo più sostenuto, è ancora meglio perché fa bruciare più grassi rispetto alla pianura. Inoltre camminare sui sentieri, oltre a farci respirare un’aria senza dubbio più pura rispetto alla città, fa percepire meno fatica e migliora le performance fisiche. Merito delle emozioni garantite da panorami mozzafiato e dai profumi della natura.

E di emozioni la Val di Sole ne è piena!

La Val di Rabbi, ad esempio, è nota soprattutto per le sue innumerevoli cascate. Se ne contano  una quarantina e sono meta di un vero e proprio pellegrinaggio degli amanti dei salti d’acqua. Da un paio d’anni, una di queste cascata, quella del Rio Ragaiolo, si può ammirare anche dall’alto dal ponte sospeso collocato a 1366 metri d’altezza. Attraversare questo ponte di 100 metri, realizzato in grate di ferro che consentono di osservare cosa c’è sotto i piedi, 60 metri più in basso, è un’esperienza ovviamente elettrizzante e adatta a tutti. Le alte paratie laterali garantiscono la massima sicurezza ma il brivido è comunque assicurato. Il ponte, raggiungibile in una mezz’ora di camminata, è all’interno del percorso dell’acqua che parte dalle Terme di Rabbi e si dirige verso la Segheria veneziana dei Begoi lungo il torrente Rabbies.

E tra un sentiero e l’altro perché non provare l’effetto terapeutico del contatto con gli elementi naturali? La scienza ha confermato quello che le culture antiche hanno trasmesso per secoli: gli alberi hanno un potere terapeutico generato dal contatto fisico attraverso un debole campo elettromagnetico. Gli alberi possono essere la sorgente di una grande energia vitale e abbracciandoli, non solo siamo in contatto con un meraviglioso essere vivente, ma possiamo cogliere la sua energia benefica per l’organismo. Di fatto boschi e spazi verdi agiscono favorevolmente sull’organismo umano, sia a livello psico-emozionale che fisiologico, generando concreti benefici scientificamente misurabili.

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About the author

Andrea Ronchi

Andrea Ronchi è milanese di nascita e di cuore, rigorosamente a strisce rossonere. Ama lo sport in generale e da ragazzo si è cimentato in diverse discipline. Discreto tennista e giocatore di pallone, è rimasto folgorato dalle palline con le fossette in tarda età, o meglio, troppo tardi per ambire a farne una carriera ma sufficientemente presto per poter provare il brivido e la tensione dell’handicap a una cifra. La passione lo ha portato a fare del golf un lavoro e oggi, oltre a essere nel corpo di redazione della rivista Golf & Turismo, è prima firma di Quotidiano Sportivo e ospite fisso nella trasmissione televisiva Buca 9. Quando la neve copre i fairway prende gli sci, sua altra grande passione, e gira per le Alpi “costretto” dal suo ruolo di responsabile del turismo per la Rivista Sciare. È un duro lavoro, ma qualcuno le deve pur fare...