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Tonetti e Nadia Fanchini: primi guai di pre stagione

Niente Stelvio dal 7 al 13 luglio per Riccardo Tonetti. L’azzurro è costretto infatti a saltare  il prossimo raduno sulla neve della squadra maschile di prove tecniche di Coppa del mondo in programma sul ghiacciaio del Passo dello Stelvio perché, vittima nei giorni scorsi, di una piccola lesione al legamento della caviglia sinistra. Tonetti è stato sottoposto a una risonanza magnetica che ha consigliato un piccolo periodo di stop. La Commissione Medica FISI ha prescritto a Tonetti qualche giorno di riposo assoluto, tanta fisioterapia e sedute di scarico, al termine delle quali tornerà a disposizione dello staff tecnico in vista del successivo raduno di Saas Fee di fine luglio.
Ben più grave è la situazione di Nadia Fanchini che si è sottoposta all’ennesimo intervento chirurgico durato un paio d’ore, reso necessario per una sofferenza causata da una pseudo-artrosi all’omero, non consolidatosi dopo l’intervento chirurgico dello scorso mese di gennaio.. L’operazione è stata effettuata presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano ed eseguita

Nadia Fanchini nel letto del Galeazzi di Milano dove si è sottoposta all’ennesima operazione (omero)

dal professor Riccardo Accetta, specialista in traumatologia ed in particolare delle fratture dell’omero, membro del Board della rivista ufficiale del Cio, e dal professor Andrea Panzeri, membro della Commissione Medica della Fisi. Ricordiamo che il problema è stato prvocato da una caduta  nelle prove della discesa di Altenmark dello scorso inverno che aveva provocato pure le fratture dei processi trasversi delle vertebre lombari. A Nadia sono state applicata una nuova placca e delle viti, nei prossimi giorni verranno valutati dalla Commissione Medica i tempi di recupero. “Ho deciso di operarmi nuovamente perché avevo forti dolori alla spalla – ha dichiarato Nadia – purtroppo è l’ennesimo intervento chirurgico della mia carriera, mi rialzerò come sempre e punterò a tornare al più presto in pista, visto che è l’anno olimpico“.

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Marco Di Marco

Nasce a Milano tre anni addietro il primo numero di Sciare (1 dicembre 1966). A sette anni il padre Massimo (fondatore di Sciare) lo porta a vedere i Campionati Italiani di sci alpino. C’era tutta la Valanga Azzurra. Torna a casa e decide che non c’è niente di più bello dello sci. A 14 anni fa il fattorino per la redazione, a 16 si occupa di una rubrica dedicata agli adesivi, a 19 entra in redazione, a 21 fa lo slalom tra l’attrezzatura e la Coppa del Mondo. Nel 1987 inventa la Guida Tecnica all’Acquisto, nel 1988 la rivista OnBoard di snowboard. Nel 1997 crea il sito www.sciaremag.it, nel 1998 assieme a Giulio Rossi dà vita alla Fis Carving Cup. Dopo 8 Mondiali e 5 Olimpiadi, nel 2001 diventa Direttore della Rivista, ruolo che riveste anche oggi. Il Collegio dei maestri di sci del Veneto lo ha nominato Maestro di Sci ad Honorem (ottobre ’23).

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